Gli esperti parlano di stagflazione per indicare lo scenario fosco in cui si sovrappongono ondate inflazionistiche e stagnazione economica e in questa fase si tratta di un rischio non teorico.
Il Parlamento ha dato il via libera al Def, il documento del governo che ogni anno presenta le coordinate generali della politica economica e di bilancio. Camera e Senato, in particolare, hanno approvato due testi: la risoluzione dei partiti di maggioranza con cui si accoglie il documento dell'esecutivo indicando nel contempo le priorità individuate dal Parlamento nell'ambito del quadro tracciato dal Def; la relazione del governo che accompagna il Def con l'aggiornamento del piano di rientro strutturale verso l'obiettivo di medio periodo del debito pubblico. Quest'ultima, dato che contiene modifiche al piano, dev'essere approvata con procedura rinforzata, vale a dire con la maggioranza assoluta dei membri di ciascuna camera. E così è stato.
Il nuovo decreto-legge varato dal Consiglio dei ministri contiene alcuni provvedimenti per la lotta all'evasione fiscale, autentico macigno che grava sul nostro sistema tributario, con una grave distorsione dei criteri di equità sociale e di leale concorrenza tra i produttori
Le conseguenze economiche della pandemia e della guerra non possono essere gestite in modo efficace e solidale senza un nuovo patto tra tutti i soggetti in campo.
Al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Documento di economia e finanza (Def), Mario Draghi lancia un appello innanzitutto alle forze che compongono la maggioranza di governo. Se il Def, in cui sono tracciate le coordinate generali della politica di bilancio, è stato approvato dai ministri all'unanimità, tra i partiti ci sono però tensioni fortissime intorno alle riforme necessarie per il Pnrr
Con la conferma dell'abbinamento tra amministrative e referendum, è scattato il conto alla rovescia e i ritmi sono inevitabilmente destinati a cambiare.
Il Senato ha convertito definitivamente in legge il decreto che introduce misure urgenti per la crisi ucraina. Sul provvedimento il governo aveva posto la questione di fiducia. I voti favorevoli sono stati 214, i contrari 35, nessun astenuto.