In questo Natale segnato ancora dalla pandemia che “ci chiama alla prudenza e alla responsabilità”, il Capo dello Stato avverte che “non ci sentiamo più in balia degli eventi”. Grazie alla ricerca e alla scienza che “hanno conquistato risultati straordinari” e alla dedizione di medici e operatori sanitari, a cui Mattarella esprime ancora una volta “grande riconoscenza”, ora siamo dotati di “strumenti adeguati per combattere il virus”
Restano in vigore tutte le regole già previste. Per la proroga è stato necessario un apposito decreto-legge poiché lo stato d'emergenza ha un limite massimo di due anni e la norma base di quelli dichiarati in risposta alla pandemia risaliva al gennaio 2020
Per i partiti politici rappresentati in Parlamento si avvicina una prova cruciale: sono chiamati a scegliere un nuovo Presidente della Repubblica all'altezza del ruolo
In oltre mezzo secolo il Censis ha analizzato e descritto la società italiana puntando molto sull'autonomia dei processi collettivi e anche stavolta, nel suo 55° Rapporto sulla situazione del Paese, rileva “tanti sprazzi di vitalità, tanta voglia di partecipazione, tante energie positive”. Ma “la pandemia, rimescolando le carte, ha costretto il Paese a porsi di fronte alle opportunità dell'accelerazione negli investimenti pubblici e privati”
Dopo un 2020 nel quale la pandemia ha reso sostanzialmente omogenei gli andamenti territoriali nel Centro-Nord e nel Sud, marcando una profonda differenza rispetto ai disallineamenti del passato, nel 2021 il Pil del Centro-Nord si attesterà a +6,8% mentre nel Sud crescerà del 5%.
Le oscillazioni e le ambiguità dei partiti hanno offerto e offrono una sponda a comportamenti che si sottraggono al dovere costituzionale di solidarietà.
Sarebbe un disastro non solo economico se l'Italia disperdesse il vantaggio accumulato e il virus tagliasse le gambe alla ripresa economica. E in ogni caso non dobbiamo perdere la memoria di quanto è accaduto in passato. Il premier Mario Draghi, illustrando ai giornalisti il decreto dopo la riunione del Consiglio dei ministri, ha ricordato in apertura le drammatiche conseguenze della pandemia sulla società italiana, a cominciare dai 134mila morti per Covid
Se l'adempimento del dovere di responsabilità è richiesto a tutti i cittadini – l'art.2 della Costituzione parla di “inderogabili doveri di solidarietà politica, economica e sociale” – esso incombe in termini particolarmente esigenti su coloro che sono chiamati a determinare la politica nazionale.
L'economia italiana deve continuare a crescere e deve consolidare questa crescita oltre il rimbalzo post-crisi. Solo così riusciremo a tenere in equilibrio i conti pubblici anche a fronte di un debito maxi. Ma il giudizio su questa crescita dipenderà in primo luogo dalla sua capacità di attivare tutte le energie presenti nella società e di ridurre quelle disuguaglianze e quelle fratture che la crisi pandemica ha reso ancora più dolorose di quanto già non fossero