Chiesa | Diocesi
Campagna Lupia. Inaugurato il cippo dedicato a don Domenico Valente
Ottobre è stato un mese ricco di eventi per la parrocchia di Campagna Lupia.
Chiesa | DiocesiOttobre è stato un mese ricco di eventi per la parrocchia di Campagna Lupia.
«Abbiamo iniziato domenica 13, con la festa del Rosario, molto sentita dalla popolazione e da qualche anno riscoperta nella sua forma più autentica – racconta il parroco, don Giuseppe Masiero – Momento culminante è stata la processione con la statua di Maria, portata sulle spalle dai giovani. La messa è stata officiata da don Davide Zaffin, che qui è stato collaboratore festivo; al termine ha dato il saluto alla comunità, seguito da manifestazioni di profonda riconoscenza da parte di tutti». Domenica 20, sono stati celebrati gli anniversari di matrimonio con l’adesione di un nutrito numero di coppie di sposi e con il pranzo nello stand gastronomico. «Un’altra giornata intensa e molto vissuta è stata quella di domenica 27. In tale occasione, la comunità si è unita intorno a don Silvano Trincanato, per il 25° di sacerdozio, e a suor Loretta Michelotto e suor Lucia Pace, per i 50 anni di professione religiosa nella congregazione delle suore Salesie. A rendere ancora più bello questo momento è stata la benedizione di papa Francesco. La festa è stata preceduta da una serata di preghiera e meditazione, animata da don Antonio Oriente, che ha parlato della vocazione e del servizio». Il ° novembre è stato inaugurato il cippo dedicato a don Domenico Valente, che fu arciprete di Campagna Lupia per 26 anni. Dopo una breve introduzione da parte del sindaco Alberto Natin e una ricostruzione storica della sua vita, don Giuseppe Masiero ha proceduto con l’aspersione dell’acqua santa sulla lapide commemorativa; quindi è stato eseguito il Silenzio con la tromba e un canto religioso ha chiuso la cerimonia. Doveroso e commovente questo momento, durante il quale sono stati raccontati alcuni passaggi della vita «non solo di un sacerdote premuroso e ispirato, ligio al ministero che gli era stato affidato, ma soprattutto, a detta di chi lo ha conosciuto, di un uomo buono, altruista, che ha cercato di vivere secondo i principi del buonsenso e della giustizia» come ricordato nella ricostruzione storica. Un’esistenza breve – nasce nel 1911 e muove nel 1967– ma molto intensa. Gli anni centrali del suo operato, infatti, si collocano in piena seconda guerra mondiale, durante la quale rischierà la vita per salvarne molte altre, prese in ostaggio dai tedeschi. Nella lapide è riportata una frase scritta di suo pugno nella cronistoria: «Il sacerdote non fugge!». Sono parole che ben ne dipingono il carisma e il legame con il prossimo.