Fatti
Campo San Martino. Le scuole dell’infanzia tra iscritti e futuro
La struttura del capoluogo ha 32 iscritti, molti meno rispetto alla frazione Marsango. C’è incertezza e il timore è che si vada verso la chiusura dell’edificio
La struttura del capoluogo ha 32 iscritti, molti meno rispetto alla frazione Marsango. C’è incertezza e il timore è che si vada verso la chiusura dell’edificio
L’ orizzonte è incerto per la scuola dell’infanzia di Campo San Martino. Le 32 iscrizioni registrate per il prossimo anno, suddivise in due sezioni, sono nettamente inferiori alle settanta e più per l’analoga struttura della vicina frazione Marsango, raggruppate in quattro sezioni. Il che ha suscitato parecchie preoccupazioni tra i genitori dei bimbi di Campo San Martino, timorosi di un ulteriore depotenziamento e di una conseguente chiusura negli anni a venire: meno iscrizioni significa meno rette, meno rette vuol dire sostenere con più difficoltà i costi fissi. In una situazione in evoluzione, ci sono già stati incontri sul tema all’interno dell’unità pastorale tra confronti accesi e proposte. Tra le idee, si vorrebbe incoraggiare le iscrizioni dei residenti di Marsango e Busiago (l’altra frazione) nell’asilo del capoluogo. «Il fatto è che una famiglia è libera di iscrivere i propri figli dove meglio crede – spiega il parroco don Claudio Michelotto, interpellato sulla questione – Nella stessa struttura di Campo San Martino, per esempio, ci sono bambini che abitano con i genitori nella vicina Pieve di Curtarolo, ma hanno i nonni che li vengono a prendere. Penso comunque che l’asilo del capoluogo resti aperto per almeno altri cinque o sei anni». Nel frattempo l’assessore comunale ai servizi sociali, Paolo Tonin, assicura un avvicinamento tra le parti coinvolte: «Stiamo valutando tutti assieme le iniziative da prendere. Da una parte c’è un problema generale, il calo della natalità: solo nel nostro Comune, nei mesi scorsi le morti sono state addirittura il doppio delle nascite. Dall’altra Marsango ha più bambini perché ha un nido integrato, per cui tanti genitori preferiscono continuare a portarli là, nonché servizi come il tempo prolungato. Si vorrebbe perciò aumentare il numero di ore anche a Campo San Martino, oltre che puntare a certi interventi come l’ammodernamento dell’immobile. Tutto è però in divenire e ed eventuali decisioni saranno prese nelle prossime settimane». La vicenda sarà trattata probabilmente anche nel prossimo consiglio comunale, in cui il capogruppo dell’opposizione Milo Lucatello intende chiedere lumi e aggiornamenti.