“Il Papa, sentito il Consiglio di Cardinali, ha convocato una riunione con i presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo per parlare della prevenzione di abusi su minori e adulti vulnerabili”.
Si è svolto oggi il momento più atteso della visita ad limina dei 40 vescovi del Venezuela, in corso dal 6 al 15 settembre: l'incontro con Papa Francesco. Due ore e mezzo di colloquio serrato nel quale sono stati toccati i temi più scottanti della grave crisi che sta attraversando il Paese. Intervista a mons. José Luis Azuaje Ayala, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Conferenza episcopale del Venezuela
L’unica via è quella dell'incontro. Dobbiamo custodire un cuore umano. L'uomo è immagine di Dio e come tale porta in sé l'unico richiamo a essere rispettato e accolto, a maggior ragione se questo volto è sfigurato dalla sofferenza e dall'oppressione che, molte volte, siamo stati noi occidentali a creare, a fomentare”. Lo afferma mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che nei giorni scorsi è stato ricevuto in udienza privata dal Pontefice
Aumenta in Svizzera il numero delle segnalazioni da parte di persone che hanno subito un abuso in ambito ecclesiastico. Si tratta di segnalazioni di casi vecchi. Nel 2017 sono stati denunciati 65 casi a fonte dei 24 del 2016 e di appena 9 del 2012. Il 90% dei fatti riportati è anteriore al 1990. Il vescovo Morerod, responsabile della Commissione abusi della Conferenza episcopale svizzera: “Quando sono successi gli abusi e parlo del passato, in molti casi era impossibile parlare male di un prete e anche se qualcuno, bambino o adolescente, diceva qualcosa, quel che diceva era negato subito, anche in famiglia. E quindi queste vittime si sentivano male. Si sentivano come se fossero colpevoli. E sentire adesso dire: ‘Non era colpa tua, era colpa nostra’, ha un effetto psicologico impressionante”
Si deve risalire al 1908 per giungere al precedente Congresso eucaristico della chiesa cattolica d'Inghilterra e Galles, in un Paese a maggioranza anglicana. Ma 110 anni fa la processione con il Santissimo non fu autorizzata. Ora il "clima" è cambiato e la tre giorni di incontri, preghiere e teologia mostra un carattere ecumenico. Domenica 8 settembre la processione per le vie della città cui sono attese almeno diecimila persone. La parola a don Nicholas Schofield, archivista alla cattedrale di Westminster, e a mons. Robert Byrne, presidente del Congresso
"Nessuna attività procede casualmente o autonomamente. Dietro ogni attività c’è una persona umana. Essa può rimanere anonima, ma non esiste attività che non abbia origine dall’uomo".
A meno di un mese dal Sinodo convocato da Papa Francesco sui giovani, padre Giacomo Costa, segretario speciale, fa il punto sulla posta il gioco. "Riconoscere dove e come i giovani sono", l'imperativo. "Né con Gesù, né con la Chiesa", il rischio da scongiurare, per un evento la cui portata "coinvolge tutta la Chiesa"
Foto, grida di gioia, racconti, carezze. Festa questa mattina al Centro “Mondo Migliore” di Rocca di Papa. A portare la benedizione di Papa Francesco ai migranti è venuto il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità, che si è fermato a pranzo, portando per tutti gli ospiti presenti dei gelati. “È la benedizione del Santo Padre per loro”, ha detto il cardinale al Sir spiegando il motivo della visita: “Soprattutto per quelli che partono. L’augurio è che trovino qui, in Italia, dappertutto, un cuore cristiano generoso e che si possano sentire finalmente a casa”