Il papa e la cultura dell'incontro. Giuseppe Vacca, presidente della fondazione Istituto Gramsci di Roma: «Ereditiamo dalla modernità una progressiva distinzione nel rapporto tra la politica e la religione. E quindi tra credenti e non credenti. Impostare il problema in termini di incontro e collaborazione significa partire da una visione positiva della modernità, riconoscendo che il destino non è segnato dal nichilismo».
Continuano gli approfondimenti a partire dal questionario voluto da papa Francesco in vista del sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia. Il secondo blocco di domande preso in esame, sempre da mons. Trentin, è “sul matrimonio secondo la legge naturale”.
Ai nuovi cardinali, creati sabato 22 febbraio, il papa ha chiesto testimonianza, servizio all'annuncio coraggioso del vangelo e umiltà. Rivolgendosi poi ai fedeli, ha chiesto loro di pregare sempre «per noi pastori, perché siamo buoni servitori: buoni servitori, non buoni padroni».
Il sito della Conferenza episcopale ha messo on line una sintesi curata da Pierre-Marie Carré, arcivescovo di Montpellier e vice-presidente. L’aumento dei divorzi pone il problema delle seconde nozze ed emerge la proposta di ispirarsi alla pratica della chiesa ortodossa. La sollecitazione ad «aiutare i genitori che hanno un figlio omosessuale, a vivere questa situazione con un atteggiamento giusto».
Papa Francesco ha festeggiato san Valentino con 25 mila fidanzati rivisitando il Padre nostro per le coppie che hanno il coraggio del «per sempre». Ha attinto dal vissuto e suggerito «le regole per il cammino di ogni giorno: permesso, grazie, scusa».
Parla il cardinale Walter Kasper a cui è stato affidato il compito di tenere ai cardinali riuniti in concistoro la relazione introduttiva sul tema della famiglia: «Non è immaginabile che se uno cade in un buco, non c’è nessuna uscita. Questa immagine non è conciliabile con la misericordia». A riguardo del Sinodo: «Ci sono attese buone ma anche esagerate. Speriamo che il papa possa fare qualcosa».