“Un cambiamento di paradigma politico”. È quanto l’attuale situazione di “caos climatico” sta chiedendo ai leader mondiali. Lo afferma Pasquale Ferrara, docente della Luiss e ambasciatore italiano in Algeria, a commento del G7 di Biarritz. “Non possiamo più limitare la nostra concezione di sicurezza a quella della sicurezza militare o alla sicurezza delle frontiere. Se non mettiamo mano a dei meccanismi che limitano l’influenza dell’attuale caos climatico - l’impatto cioè che il riscaldamento della terra ha sulla desertificazione, sulle risorse alimentari e idriche – non possiamo più essere sicuri”
“L’Italia ha una posizione di leadership in Europa nel campo delle energie rinnovabili e lavora in prima linea per un cambio di paradigma e per realizzare un’agenda globale che protegga i nostri figli e le generazioni future”.
Enac ha revocato il permesso per l’aeroporto di Lampedusa. La missione di ricognizione aree dei due velivoli Moonbird e Colibrì è per ora ferma. Linardi: “Gli occhi della società civile danno fastidio”. Enac: “Previsto dalle regole”
Una impresa su 10 in Italia è gestita da stranieri. Alla fine di giugno queste aziende hanno superato le 600 mila unità, grazie ad una crescita nel secondo trimestre dell’anno di 6.800 unità (+1,1% rispetto al trimestre precedente). I dati Unioncamere
Il Wwf chiede alla comunità internazionale di assumere una posizione netta e chiara sulla necessità di proteggere un patrimonio che appartiene al Pianeta e all’umanità
Nata nel 2010 grazie a due giovani italiane come etichetta di moda sostenibile in Nigeria, oggi Kinabuti è un’impresa sociale che si occupa di percorsi di empowerment per giovani e donne: “Chiediamo ai ragazzi africani di sognare”
Nati sotto la spinta del terremoto per sostenere la popolazione colpita e contribuire alla rinascita dei paesi del cratere e delle loro comunità dal punto di vista materiale e umano: sono l’impresa sociale ProMis, Progetto Missioni, e il sito di informazione www.andareoltre.org, collegato al settimanale diocesano “Frontiera”. Più che "frutti del sisma del 2016" rappresentano "“la risposta della Chiesa locale ai bisogni della popolazione terremotata”.
“Ci impegniamo personalmente a promuovere la pace come benessere condiviso”. Lo si legge nella dichiarazione finale della decima Assemblea mondiale delle religioni per la pace, che si è conclusa venerdì a Lindau, in Germania.