L’esclusione degli atleti russi dalle competizioni. Pizzul: “Quello che sta succedendo è molto doloroso”

Sono forti gli effetti e le ripercussioni che il conflitto tra Ucraina e Russia sta avendo anche in campo sportivo, tanto con l’impedimento agli atleti russi di partecipare alle competizioni sportive, quanto sul piano economico, con tutte i contraccolpi che il blocco alle proprietà degli oligarchi riversa sulle società sportive di cui sono proprietari o cofinanziatori. Scelte importanti, segnali forte e decisi, che entrano però in un mondo - quello dello sport - dove non ci si aspetta di trovare la politica. O forse non è così? Assieme al giornalista Bruno Pizzul, "La voce isontina" ha cercato di ripercorrere la storia, per comprendere come, anche in passato, sia stato proprio lo sport a dare delle forti prese di posizione su situazioni geo - politiche gravi in atto nel mondo

FC Südtirol: una sola lingua, quella del calcio

“Alè alè oh oh, io tanto già lo so, che l’anno prossimo gioco di sabato…”. Dall’alto del suo piedistallo di marmo, Walther von der Vogelweide, il più famoso poeta del medioevo tedesco, ha ascoltato con attenzione il ritornello ritmato che i tifosi dell’FC Südtirol hanno intonato  i tifosi nella piazza centrale di Bolzano, dove la squadra altoatesina ha festeggiato la promozione in serie B. Una promozione storica che, in Trentino Alto Adige mancava dal 1948.Così com’era accaduto allo stadio Nereo Rocco di Trieste domenica 24 aprile, quando alle 16.20 al triplice fischio del signor Federico Longo da Paola i ragazzi di mister Javorcic hanno messo la firma ad una pagina di storia del calcio che rimarrà scolpita nella mente e nel cuore degli altoatesini