Centro Veneto Progetti Donna Giornalisti e media ancora incapaci di raccontare casi di violenza sulle donne: troppa attenzione a particolari macabri che allontanano anziché coinvolgere
“La notizia che ha fatto in fretta il giro della città e non solo ci ha lasciati sgomenti. Ci si rende conto della solitudine che vivono queste donne e queste madri, spesso molto giovani. E ci si rende conto soprattutto del silenzio assordante di una società insensibile di fronte a situazioni di disagio di donne che spesso vogliono portare a compimento la gravidanza e dare vita ad un cuore che batte mentre non trovano ascolto e sostegno”.
Le immagini che sono passate nei tg e nei talk show dei dodici ragazzi eritrei fanno inorridire. Di fronte alla ricerca di speranza e ad un fenomeno che sta assumendo dimensioni drammatiche, la reazione del camionista al confine con Ventimiglia che ha scoperto nel suo tir le undici ragazze (di cui una incinta) e il ragazzo, è stata veramente disumana. In un video si vede l’autotrasportatore che brandisce una cinghia e colpisce, uno ad uno, quelle persone mentre scendono dal suo veicolo. Una nuova flagellazione per “poveri cristi” per i quali la via crucis non è ancora finita. Guardando quella scena non possiamo non chiederci, al netto di leggi, riflessioni e chiacchere sul fenomeno migratorio, dov’era l’uomo a Ventimiglia? Perché Cristo sappiamo che era con loro a farsi flagellare ancora!
Oltre mille ragazzi, mentre passavano dai 12 ai 18 anni, sono stati ascoltati a tutto tondo dai ricercatori della Fondazione Zancan. La chiave è proprio nell’ascolto
Anche a Venezia dopo Barcellona e Malaga, si fa strada l’idea di “respingere” i turisti a colpi di pistola ad acqua. Non soccombere al turismo è possibile, ecco come. Overtourism Parola di recente conio che indica la sovraesposizione di una città o di un’area alla frequenza turistica. Ma abitare una zona attrattiva non ha solo svantaggi
La Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si è chiusa a Trieste domenica 7 luglio con papa Francesco, ha ribadito la necessità, di fronte alla crisi delle istituzioni e della politica, di un rinnovato impegno dei cattolici nella cosa pubblica. Sul principio, tutti d’accordo. Sulle modalità, però, le idee non sono abbastanza chiare.