Mentre questo numero della Difesa si diffonde, nelle case, nelle parrocchie e nelle edicole 526.317 studenti italiani stanno affrontando quello che tutti ancora chiamano “esame di maturità”. A loro la nostra vicinanza, l’augurio di attraversare questa prova con il massimo della consapevolezza per uscirne cambiati, “maturi” appunto, come in un rito di iniziazione che – complice anche la vicinanza con il passaggio alla maggiore età – faccia di loro dei giovani cittadini a tutto tondo.
L’ Italia, in quanto (anche) componente dell’Unione Europea, non ha alcun motivo sociale e nessuna esigenza politica a cancellare la propria consolidata unità.
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, spiega come “allenare alla vita” i bambini. Servono genitori “competenti” e relazioni “reali” con i coetanei per imparare ad affrontare (e superare) le tempeste dell’esistenza. Ma anche un giro di vite sull’uso dello smartphone
Oggi più che mai i tempi convulsi del quotidiano, i difficili turni di lavoro che spesso separano, invece di unire, chiedono una capacità e quasi una testardaggine nell’abbandonarsi al respiro di Dio. Perché è certo che in mezzo a tanta frenesia la preghiera è ossigeno, ma bisogna saperla custodire. Inoltre ci sono tempi in cui la famiglia fa i conti con passaggi fisiologici che rimodulano inevitabilmente anche i momenti di preghiera
La scuola è un valore decisivo per la società e la misura ce la possono dare gli sguardi su situazioni ben differenti e non troppo lontane dal nostro mondo occidentale
“Paese che vai, setta che trovi” si potrebbe dire. Al di là dei proverbi presi in prestito, è corretto notare come anche i fenomeni religiosi estremi rispondano alle logiche umane, sociologiche e persino economiche dei luoghi in cui avvengono.