Ruffini: “Il Papa ci invita ad andare controcorrente, sta a noi scegliere da che parte stare”

"Il Papa ci invita ad andare laddove pensiamo non ci sia alcun bisogno di andare. Dove crediamo non ci sia nulla di buono, di interessante, da vedere. Ci invita a capovolgere la prospettiva. A rileggere la storia da un altro punto di vista". Così il prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini, commenta per il Sir il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in programma il 16 maggio 

Risposta alla pandemia: il Piano nazionale di ripresa c’è, la sfida (come sempre) è attuarlo

Il Covid-19 ha innescato una situazione sanitaria ed economica senza precedenti. L'Unione europea ha predisposto una strategia, denominata Next Generation Eu, che porterebbe in Italia oltre 200 miliardi. Per il nostro Paese ora si apre una lunga e difficile fase attuativa che richiede responsabilità politica, obiettivi condivisi, azioni concertate... Ci sono abbondanti finanziamenti per far ripartire l'economia, per la digitalizzazione, le attività produttive e l'occupazione, l'efficienza energetica, la mobilità. E c'è in gioco il futuro del Paese

Piano pandemico. Spagnolo (Univ. Cattolica): “Il medico deve dare tutto quello che è possibile e di beneficio per il paziente”

No ad algoritmi o ad altri parametri. Anche in emergenza sanitaria vale un principio aureo: la proporzionalità del trattamento per la persona. A ribadirlo al Sir è Antonio Gioacchino Spagnolo, ordinario di Bioetica e coordinatore della sezione dipartimentale di Bioetica e Medical Humanities dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma. La bozza del piano pandemico 2021-23, scivolato fuori dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, ha sollevato polemiche nella parte in cui richiama a una situazione di scarsità di risorse. Il documento infatti lascia pensare che occorra privilegiare i pazienti che possono trarre maggiore beneficio. In sostanza, se c’è un solo respiratore a disposizione, meglio usarlo con il soggetto con un quadro clinico migliore?