Bombe su Gaza e Sumy. Altro che Pasqua Siamo fermi al Venerdì Santo

Proviamo con uno sforzo a sostituire i chiodi, la corona di spine e tutti i simboli della Settimana Santa, con i volti dei bambini o di coloro che sono rimasti “vittime” di quegli aguzzini che non vogliono fermare la guerra a Gaza, come in Ucraina. Sarà facile comprendere come da giorni, mesi e anni, siamo nel cuore di un’infinita Via Crucis globale. Che non è nemmeno più «a pezzi».

Credere nella Pasqua, oggi, secondo il cardinal Zuppi. Farsi tessitori di unione

Credere nella Pasqua significa non arrendersi al male. Parte da questo richiamo il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, per rileggere il significato profondo della Risurrezione oggi. In un tempo segnato da fragilità, guerre e divisioni, la Chiesa è chiamata a custodire e testimoniare la speranza. L’invito è a trasformare la fede pasquale in gesti concreti di riconciliazione, misericordia e fraternità.

Cure palliative: il volto più umano della medicina moderna nel tempo del Giubileo

Nel 1992, il medico e scrittore Colin Douglas affermava sul British Medical Journal che il “movimento hospice è troppo buono per essere vero, e troppo piccolo per essere utile”. Se trent’anni fa erano pochi coloro che avevano familiarità con i concetti di hospice e cure palliative, oggi questi termini sono entrati nel vocabolario comune. Tuttavia, per la maggioranza delle persone rimangono realtà sconosciute, non avendo avuto un’esperienza diretta con il lavoro che si svolge in queste strutture.