Sembra che introdurre una tassazione patrimoniale faccia paura. Fa paura ai super agiati, fa paura ai Governi che la devono proporre, fa paura ai partiti che la devono approvare. Fa paura neanche a dirlo a chi la dovrebbe pagare ma anche a chi è ben lontano dai possessi milionari. Spaventa perché non è mai chiara e, in genere, si ferma prima di entrare nel merito. Con delle ambiguità di fondo perché viene scambiata con il prelievo forzoso sui conti correnti, come avvenne con il sei per mille del luglio 1992
Non in un gioco di cristalli, di rifrazioni e di rimandi che, per quanto suggestivi poi si arrestano nel finito, nel limite. Il dono preveniente della trasparenza ha già forgiato la vita della fanciulla non in una sorta di esaltazione egocentrica bensì in un silente nascondimento che non la ha resa celebre o lodata ma limpida senza macchia. Una Madre che può e desidera insegnare a divenire trasparenti, accoglienti, ricettivi, soprattutto in un frangente quale il nostro, così irto di enigmi e di un invisibile nemico che ci attanaglia. Chi si lascia rendere trasparente e a Lei si consegna, si ritroverà a dire “Dolce Madre tu fai ogni cosa bene”
La scelta della Conferenza episcopale italiana di convocare i credenti intorno a Maria, nel giorno in cui si fa solenne memoria del dono a lei fatto di una assoluta estraneità al male (la concezione immacolata, ossia la preservazione dal peccato originale e dalle sue conseguenze in virtù della redenzione che troverà la sua manifestazione piena e visibile nella Pasqua del Cristo), si inserisce in una lunga esperienza storica di devozione. Se la Chiesa percepisce santa Maria non come una figura del passato, ma come persona viva e operante in mezzo ai discepoli di ogni tempo, è proprio perché l’estraneità al male che ha caratterizzato la sua vita e le sue scelte l’hanno resa creatura non distratta, non di superficie, attenta alla vita degli altri
Il mistero della nascita di un bimbo tra i pastori di Betlemme si riverbera sulla sofferenza dell’uomo che è in un ospedale e dell’uomo deportato su un’isola che non c’è.
Tra i principali alleati del Covid-19 il 54° Rapporto Censis colloca la “rissosità della politica” e i “conflitti interistituzionali”. Come dar torto agli analisti del centro di ricerca che da oltre mezzo secolo scandaglia in profondità la società italiana? Mentre il virus rallenta la sua corsa, le speranze intorno ai vaccini si fanno più concrete e sul piano europeo di ripresa si arriva finalmente al dunque, da settimane sembra che il tema principale del dibattito politico siano gli equilibri politici, presenti, futuri o futuribili. Incomprensibile, dal punto di vista degli italiani.
La crisi generata dal Covid-19 ha colpito duro in Lombardia e il capoluogo vive la patronale con una festa in tono minore. Dall'arcivescovo Delpini parole di incoraggiamento e di speranza. "Vorrei riconoscermi nel popolo delle donne e degli uomini di buona volontà, di quelli - ha affermato nel Discorso alla città e alla diocesi - che sono rimasti al loro posto, che hanno sentito in questo momento la responsabilità di far fronte comune, di moltiplicare l’impegno"
Le loro voci raccolte dal magazine Oltremare dell'Aics. Solo liberandosi del peso del debito gli stati più poveri potranno destinare risorse alla lotta contro il Covid-19
L’idea dei proponenti, al di là dell’essere favorevoli o contrari, avrebbe di fatto contribuito ad aumentare la pressione fiscale, non certo ad abbassarla.