Fratelli tutti: tutto ciò che è umano ci riguarda

Due capisaldi fondamentali orientano ogni pensiero: la dignità della persona umana e l’importanza dell’essere in relazione come parte costitutiva dell’uomo, capace di realizzarsi pienamente solo in rapporti di autenticità, reciprocità e donazione. La dignità umana, lo sviluppo umano integrale, l’essere in relazione, il dono di sé, che trova culmine nell’amore autentico, sono i pilastri dell’enciclica, ma ci sono tanti altri punti, come ad esempio l’invito a “recuperare la gentilezza”, che ci provocano per una rinnovata vigilanza sul nostro essere autentici cristiani e – prima ancora – uomini e donne capaci di vivere senza mai strumentalizzare e farci strumentalizzare

Fratelli tutti. Di Nicola (sociologa): “Il Papa non è contro i media, ma ci mette in allarme sul loro potere”

"La comunicazione deve rimanere una comunicazione interpersonale, faccia a faccia, in modo da poter cogliere il respiro, la mimica, il gesto, tutto quello che caratterizza l’incontro reale con l’altro. Quando l’incontro è a tu per tu, posso condividere le gioie e i dolori del mio fratello: si crea un’empatia diretta, che i mezzi digitali non sempre possono garantire, in quanto soggetti a possibili manipolazioni che orientano la comunione in un determinato senso". Così la sociologa Giulia Paola Di Nicola commenta per il Sir la parte della Fratelli tutti dedicata alla comunicazione.

Pillola dei 5 giorni dopo: Casini Bandini, “figlio negato in partenza. Urgente mobilitazione e riflessione su obiezione coscienza”

“Praticamente una tredicenne o una quattordicenne potrà, senza ricetta medica, andare in farmacia e acquistare un composto chimico a base di ulipistral acetato affinché, in caso di avvenuto concepimento di un figlio, il suo utero (l’ambiente in cui il nuovo essere umano dovrebbe trovare stabile alloggio fino alla nascita) si renda inagibile e inospitale. Conseguenza: il nuovo essere umano che ha appena iniziato a esistere viene espulso e muore”.