Coronavirus Covid-19. Erri De Luca: “Sperimentiamo una condizione nuova di tempo sospeso”

Il lunedì in Albis - Pasquetta - gli italiani sono abituati a fare, con amici e parenti, la gita fuori porta, ma con l'epidemia in corso tutte le nostre abitudini sono cambiate e con l'obbligo di restare a casa ogni attività è rimandata a data da destinarsi. Ma anche se non possiamo incontrarci con i nostri amici, al tempo del coronavirus "la socialità si è rafforzata", sostiene lo scrittore originario di Napoli

Pasqua 2020: con timore e gioia grande

Guardare all’attuale situazione del mondo con apertura e speranza, guardare a questi giorni con occhi pasquali che vi vedono un bene possibile, può sembrare folle al pensiero cinico del mondo. Eppure noi cristiani dovremmo avere imparato la lezione da due donne che, guardando verso un sepolcro chiuso e sigillato, ne hanno visto sbucare fuori la Vita: e chi avrebbe potuto prevederlo?

Il Risorto è con noi, sulle strade del mondo

Mentre oggi sperimentiamo la precarietà della vita, ci sembra che tutto crolli e che non ci sia nulla di sicuro. Vivendo l’esperienza di impotenza, fatichiamo a rimanere nell’incertezza, noi che siamo ormai consolidati a vivere con i percorsi ben delineati dagli algoritmi. Ma anche in questi tempi di confusione e di smarrimento, la Parola del Signore ci invita a non temere: ci apre percorsi che consentono di vivere sotto il suo sguardo la ferialità della vita, nonostante le incertezze e il buio

È la Pasqua la nostra primavera, risvegliamo la nostra fede

La primavera risveglia la natura dopo il freddo dell’inverno; la Pasqua risveglia l’umanità dopo le rughe del peccato. Il momento difficile che stiamo vivendo può diventare un’opportunità per vivere appieno ciò a cui oggi siamo costretti a rinunciare. Approfittiamo, allora, del tempo che ci viene dato per compiere un passaggio che non sia solo fisico o formale. Si tratta di andare fino in fondo al nostro essere per riscoprirne la natura umana e la figliolanza divina

Coronavirus e comunicazione. Fabris: “L’emergenza è una prova di verità. E un’occasione per i giornalisti di riaffermare ruolo di mediatore”

Da quando è scoppiata l'epidemia le notizie riguardanti il nuovo virus hanno monopolizzato l'attenzione. Si è scoperto che non tutte le opinioni si equivalgono, ma ci sono pareri più autorevoli, come quelli degli esperti. Bisogna fare, però, attenzione perché nessuno ha le risposte in tasca. Di questo e altro parliamo con Adriano Fabris, professore di Filosofia morale e di Etica della Comunicazione all’Università di Pisa

Eurogruppo: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? La risposta Ue al Coronavirus

La riunione dei ministri delle Finanze dei Ventisette ha definito un intervento da oltre 500 miliardi per aiutare i cittadini europei e le imprese colpiti dalla crisi sanitaria ed economico-sociale causata dalla pandemia di Covid-19. A questi si aggiunge il “bazooka” da 750 miliardi della Bce, mentre si lavora a un possibile e innovativo “fondo di recupero”. Al di là della diatriba fra eurobond e Mes, l’Unione europea - non senza ritardi - sta facendo la sua parte. Rimane il freno proveniente da alcuni Stati membri