Francia, Italia, Europa: legami più forti delle scaramucce politiche

Storia, cultura, società, spiritualità sono aspetti della profonda vicinanza tra i due Paesi al di qua e al di là delle Alpi. E la costruzione europea - con personaggi del calibro di De Gasperi, Schuman, Spinelli, Monnet - è uno degli elementi forti che legano Roma con Parigi. Chi oggi vorrebbe dividere, per calcolo politico o elettorale, Italia e Francia dovrebbe tener conto di questa realtà

Ius soli e il caso Rami. Cosa prevede la legge (che non c’è)

A essere precisi, nel nostro ordinamento il principio dello ius soli (ben noto al diritto romano) già esiste in virtù della legge 91 del 1992, secondo cui lo straniero nato in Italia e che vi abbia risieduto legalmente senza interruzione fino alla maggiore età, diviene cittadino al raggiungimento di quest’ultima. Ma quella legge risale a oltre un quarto di secolo fa e negli anni la situazione è profondamente cambiata. A guardarla con occhi liberi da schemi ideologici, la necessità di considerare italiani ragazzi che sono nati nel nostro Paese, che parlano italiano con l’accento di uno dei nostri tanti dialetti e magari vorrebbero diventare carabinieri come Rami e Adam, appare in tutta evidenza un fatto di equità e di civiltà

A proposito di Sinodo e sinodalità: piccolo lessico ecclesiale

Non è agevole comprendere il discrimine che passa tra la sinodalità e un Sinodo: si rischia di presumere che, a confronto con lo spessore concreto di questo, quella appaia semplicemente un concetto astratto. La sinodalità, però, ha un respiro largo e complesso. Scaturisce dal crogiuolo dei rapporti che costituiscono ciascuna Chiesa locale in se stessa e in relazione alle altre Chiese particolari. Il contrassegno della sinodalità è il pluralismo. La Chiesa veramente sinodale è sinfonica - “poliedrica” si legge nell’esortazione Evangelii gaudium, che il Papa a Firenze non a caso ha chiesto di approfondire “in modo sinodale” -, valorizza le distinzioni ma non ammette distanze. La sinodalità significa - inoltre - convenire insieme, muoversi di concerto, fare ciascuno la propria parte nella comunità e per la comunità

Robot e intelligenza artificiale. Alleati o nemici dell’uomo? In gioco è la dignità della persona. Parla il teologo Emmanuel Agius

A prima vista, teologia e robotica non sembrano avere molto da dirsi. Ma non sono due universi lontani. Con la robotica, che sta plasmando sempre più la vita delle generazioni attuali e future, la teologia deve entrare in dialogo, suscitare domande e offrire guida morale e leadership. Ne è convinto Emmanuel Agius, teologo maltese e membro dell’European Group on Ethics in Science and New Technologies (Ege). "E attenzione - dice - al robotical divide". Lo abbiamo intervistato

Italia-Cina: programma a lungo termine e non ridursi all’irrilevanza

È tempo per l’Italia di invertire la rotta, acquisendo una adeguata consapevolezza e una corrispettiva qualità del personale politico e delle istituzioni. Questa metafora della “via” aiuta. La via della seta non può essere a senso unico e l’Italia da sempre è un crocevia tra questa antica strada e quelle che portano a nord, in Europa, e ad ovest, verso le Americhe. Un crocevia da valorizzare con una nuova e grande capacità inclusiva ed espansiva di tutte le forse vive del Paese. Che purtroppo non si vede ancora sufficientemente all’orizzonte

I giovani si mobilitano per l’ambiente. Accorinti (Cnr): “Chiedono maggiore coerenza tra vita civile e politica”

"Sono alcuni anni in Italia che la 'partecipazione' è diventata una sorta di mantra, tutti la invocano, qualcuno la pratica, bene o male a seconda dei casi, e spesso è usata in maniera retorica (soprattutto da chi fa politica). Invece si tratta di una 'cosa' seria, importante, non un termine passpartout". Ne parla Marco Accorinti, responsabile dell'area “Valutazione, formazione, politiche sociali” dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr, nonché docente presso le università di RomaTre e Bolzano

Ramy, il bambino eroe e il “rischio” della cittadinanza come premio

Il quattordicenne ha chiamato i soccorsi evitando la strage a San Donato Milanese. Ora per il ragazzo, nato in Italia ma per la legge egiziano, potrebbe arrivare la cittadinanza per meriti. Manconi: “L’idea che i diritti si conquistino con l’eroismo è profondamente sbagliata”. Ambrosini: “Visione antica, non rispecchia il paese”. Italiani senza cittadinanza: “Non è un vestito che si mette e toglie”