Il tempo dell’educazione non è finito, ma è un tempo nuovo, che necessita di educatori disposti non solo ad affidarsi all’incertezza di una ricerca, ma disposti anche a studiare, a formarsi, a “lavorare” sulle esperienze vissute.
Per essere ovunque suoi testimoni autentici, Gesù ci chiede di verificare le nostre relazioni. Ci invia in ogni luogo a metterci accanto ad ogni altro e a fare il primo passo in favore dei più poveri, per realizzare insieme la missione che il Signore ci affida. Ci invita a costruire una società fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e personali, sull’amicizia, sulla giustizia, sulla solidarietà, sulla condivisione, sulla pace, sull’accoglienza anche del diverso, sul valore di ogni povero... Solo allora il Vangelo diventa realtà e la storia, illuminata dalla presenza dello spirito di Dio, diventa la visualizzazione dell’amore Trinitario, dove ognuno sente la bellezza del proprio e altrui esistere
I ragazzi hanno bisogno di una sponda, di una corda – per tornare all’immagine dell’arrampicata tanto cara a Igor – che salvi la vita invece di toglierla.
Dopo il Sinodo diocesano, dopo le giornate di Roma, da dove far ripartire una ordinaria pastorale giovanile? Forse, dagli adulti: perché sappiano essere loro accanto con lo stile e le attenzioni dei veri educatori.
Dopo il voto del Parlamento europeo sulla deriva illiberale del governo ungherese – e con lo sguardo anche alla politica interna – facciamo il punto con uno degli analisti italiani più autorevoli, Paolo Pombeni. Nella sua vasta attività scientifica, Pombeni è stato anche titolare degli insegnamenti di storia dei sistemi politici europei e storia dell'ordine internazionale presso la Scuola di scienze politiche dell'Università di Bologna
La chiesa nella bufera. Definito dall'Osservatore romano un «nuovo episodio di opposizione interna", il memoriale dell'ex nunzio Viganò è stato rilanciato da quotidiani e siti legati agli ambienti conservatori che puntano forse a un "conclave della restaurazione"
Domenica scorsa alle comunità dell'unità pastorale di Vigonza è stato annunciato il desiderio di un periodo di sosta e riflessione per don Mauro Da Rin Fioretto. Nessuno scandalo, nessuna fuga. Ma c'è da fare una riflessione sul futuro delle nostre parrocchie.
Come ogni settembre, il ritorno in aula è accompagnato dalle polemiche. Che quasi sempre hanno una sola origine: la perdita di quella dimensione comunitaria senza la quale ogni percorso educativo perde il suo senso più profondo e autentico.
Guardando alle prossime scadenze spiccano le elezioni europee. È vero che in Italia vincere le elezioni europee non porta fortuna, come si è visto cinque anni fa. Tuttavia, con buona pace delle propagande, dall’Unione europea non si può prescindere. Bisogna però governarla e gestirla, in modo nuovo.