No a Europa e profughi, sì a confini e “identità”. La nuova destra alla conquista del vecchio continente

Il successo elettorale di Alternativa per la Germania ha messo in luce il successo crescente di forze nazionaliste, euroscettiche e contrarie ad accogliere gli immigrati. Si va dalla Francia ai Balcani, dalla Scandinavia al Belgio, passando per Polonia, Italia e Ungheria. Il caso britannico e la "diversità" iberica. Difficile riscontrare un progetto comune, ma certamente tutti i leader hanno grandi capacità comunicative e "pescano" consensi tra giovani e anziani.

Malati di smartphone? La nuova dipendenza è un problema al femminile.

Due inchieste condotte in Corea del Sud e in Texas convergono su una conclusione: le donne sarebbero “phone addled” (letteralmente “confuse dal telefonino) più degli uomini. Si tratta di una vera e propria mutazione antropologica con la quale anche i governi nazionali e le grandi aziende stanno cominciando a fare i conti. Tanto che stanno nascendo veri e propri centri di riabilitazione per donne e uomini schiavi del telefono.

Gli issimi di Campagna Lupia al Caffè 21 marzo, simbolo di legalità a Battipaglia

Ci saranno anche una ventina di giovanissimi del vicariato di Campagna Lupia, accompagnati da cinque dei loro educatori e da un assistente, al campo estivo organizzato dall’organizzazione Libera di don Ciotti a Battipaglia (provincia di Salerno) dall’8 al 14 agosto. Giorni di amicizia, dialogo, servizio per sostenere il Caffè 21 marzo, locale confiscato alla mafia e oggi modello di economia pulita e socialità.

Dopo Brexit, è l’Italia il banco di prova per la democrazia e il progetto europeo

“Se ce la facciamo in Italia, ce la facciamo anche in Europa”. Frans Timmermans, vice presidente vicario della Commissione europea, è olandese, ma tra le varie lingue che parla fluentemente c’è l’italiano. Ha studiato a Roma, segue con interesse le vicende politiche tricolori e da Bruxelles spiega: “In Italia occorre modernizzare l’economia, sostenere l’occupazione” e puntare a un complessivo rilancio istituzionale, per una risposta più efficace alle “concrete attese dei cittadini”.

Così Wechat ha cambiato la Cina. E forse cambierà il mondo

È usato regolarmente ogni giorno da 800 milioni di persone in tutto il mondo. Svolge quasi ogni funzione conosciuta nel campo delle relazioni umane ed è semplicissimo da usare. L’applicazione è disponibile in varie lingue, compreso l’italiano, ma è nata in Cina e sono i cinesi ad averne decretato il successo.

La lezione della Brexit: una vera classe dirigente non delega le sue responsabilità

Il voto per la Brexit è figlio dell’Inghilterra profonda, dei ceti popolari, degli anziani. Ma gettare ogni colpa sul cittadino medio, magari già in là con gli anni e incattivito dal peggiorare delle condizioni di vita, significa non cogliere il problema. Semmai, il disastro causato da Cameron chiamando gli inglesi alle urne può spingerci a sollevare un interrogativo che a qualcuno parrà politicamente scorretto, ma che a noi sembra invece ineludibile: davvero “dare la parola ai cittadini”, sempre e comunque, segna il trionfo della democrazia? O c’è una responsabilità che le classi dirigenti non possono delegare di fronte a problemi così complessi?

Brexit con occhi britannici: “Un’occasione per rinnovare la nostra democrazia e l’economia”

L'economista della st. Mary’s University di Londra Philip Booth, che ha votato per restare nell'Ue nonostante tanti dubbi, ritiene che non ci saranno comunque ripercussioni negative per il suo Paese. E analizza i riflessi del voto sulle classi sociali meno abbienti e sugli stranieri arrivati nel Regno Unito. Sui negoziati per il distacco tra Londra e Bruxelles prevede tempi lunghi.