Giornalista, 30 anni, vive a Milano e lavora alla tv svizzera. Ma dopo un fine settimana a casa è stato costretto a una prudenziale quarantena e, al momento, non ha accesso alla redazione. Al Sir racconta le videochiamate con genitori e amici che sono al di là del check point. "Mi mancano le piccole cose che danno ritmo alla quotidianità: il viaggio in treno, il lavoro, le partite di calcetto, la messa della domenica. Dovremo trovare un nuovo equilibrio, ma le indicazioni delle autorità vanno seguite senza esitazioni". Poi un auspicio: "quando tutto sarà finito, spero che tante persone vengano a fare un giro a Bertonico, Codogno, Maleo, Casalpusterlengo... Da noi si vive bene"
“Le richieste di ristoro economico avanzate al Tavolo Verde da Coldiretti Veneto sono arrivate a livello nazionale: ora mancano solo i provvedimenti legislativi necessari”.
Nell’attuale situazione di emergenza dovuta all’evoluzione del COVID-19, i Musei e le Istituzioni stanno scoprendo nuove modalità e forme di fruizione della cultura.
L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus ha portato il Dipartimento a prorogare il termine per gli enti per la presentazione dei nuovi programmi e progetti
A parlare è il presidente Alberto Alberani: "Abbiamo seimila educatori costretti a casa per l’emergenza sanitaria. Attiveremo il Fis, il Fondo d’integrazione sanitaria, ma siamo preoccupati: il reddito sarà ridotto, e non sappiamo quando arriverà”
L’annuncio del governatore Rossi: “La Giunta regionale della Toscana decide di rimborsare al personale dipendente delle aziende sanitarie la spesa della o del baby sitter per l'orario scolastico del figlio”
Il Consorzio dell'Asparago di Pernumia non trova abbastanza manodopera per raccoglierlo. E' 'maturo', ma chi veniva per lavorare nei suoi campi ora sta alla larga causa coronavirus. A raccontarlo è Marco Zambon, presidente dell'associazione Dalla Terra alla tavola
Franco Pesaresi commenta quanto previsto nella parte del decreto relativa alle strutture residenziali: “La formulazione generica favorisce comportamenti assolutamente diseguali in Italia”. Inoltre “dovrebbe essere la direzione sanitaria della struttura a decidere. Ma spesso non esiste”