A un anno dal grande disastro, in molti hanno trovato la forza di restituire alle foreste perduteil loro ancestrale spirito, fatto di simboli e ricordi, in una sorta di risveglio collettivo della coscienza civile
Il triste primato del Veneto nel consumo di suolo è l’altra faccia degli slogan sbandierati dalla politica sulla tutela del territorio. Ecco perché è bene non fermarsi alle manifestazioni di piazza
Siberia, Brasile, Centrafrica, Borneo. Il 2019 sarà ricordato come l’anno dei grandi incendi, tutti o quasi di origine dolosa e legati allo sfruttamento del territorio. Tutte tragedie che ci interrogano
Perché parlare di angurie, quando tutt’intorno a noi i fenomeni climatici estremi come temporali, tornadi, bombe d’acqua, siccità, ondate di calore, foreste abbattute, incendi inestinguibili come quelli in Alaska e Siberia, e molto altro ancora, sono realtà ormai quotidiana?
Un mastodontico magazzino alto più di 20 metri lungo la statale Padova-Vicenza interroga la politica e i cittadini: fino a che punto le esigenze produttive e le deroghe di legge sono ragionevoli?
Due sono le cose che possono provocare le tragedie sul piano sociale: unire o spaccare le comunità. Se le rinsaldano, è perché nel dolore ci si ritrova. Si cementa il senso di unione e coesione. Si condivide. Si solidarizza.
Terra terra di Antonio Gregolin.- Da una parte la grande bellezza, indifesa e sempre più minacciata. Dall’altra, l’ingordigia dell'industria turistica. In mezzo, il balbettio di una politica incapace di decidere
"Così, mentre sei seduto sulla poltrona dell’ambulatorio, intuisci che le domande del medico-ricercatore, riguardano la tua vita presente e forse, sopravvivenza futura"
Dai Pfas agli sversamenti sotto la Valdastico sud, dai nuovi sospetti sull’inquinamento della falda di Dueville al sequestro di un’area industriale contaminata a Montecchio. Quante bombe nascoste?