Dal 2009, il tram, con corse frequenti e in pochi minuti, collega l'Arcella al centro di Padova. Ormai entrato nella vita quotidiana dei cittadini, il metrobus ha, però, dei limiti come le dimensioni troppo ridotte e il capolinea nord. Per i residenti, una soluzione alternativa potrebbero essere i bus, ma negli ultimi mesi molte linee hanno cambiato percorso e non riescono a coprire tutto il quartiere
Nato da un'idea di Francesco Cocchiglia che si occupa della comunicazione della squadra di calcio, il museo della polisportiva cresciuta sotto l'ombra del campanile di Sant'Antonio ripercorre quasi un secolo di vita, tra ricordi frammentati, foto ingiallite e maglie storiche. Tra calcio, volley, basket c'è spazio anche per il baseball e il ciclismo. E tra gli sportivi arcellani spuntano atleti conosciuti in tutta Italia
Pensare insieme è una sfida apparentemente insormontabile, specie per una società che corre frenetica a tutti i livelli ogni giorno. Eppure si tratta di una necessità per un Nord Est che voglia affrontare il futuro in maniera efficace.
La commemorazione che domenica 22 maggio ha aperto il lungo periodo di ricordi dell’avanzata austroungarica sull’Altopiano di Asiago, ha ricordato l’importante ruolo svolto dalla chiesa, dai parroci dell’Altopiano ma anche dalla struttura ecclesiale diocesana, nel pronto soccorso alle famiglie costrette ad abbandonare le loro case e scendere in pianura prive di ogni risorsa. Una mobilitazione decisa dal vescovo Pellizzo nel giro di pochi giorni, con una lettera indirizzata a tutti i parroci.Acquista la prima pagina del 28 maggio 1916 in formato ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
Andrea Nicolello Rossi, di Legambiente Padova, immagina l'Arcella come Kreuzberg, zona alternativa di Berlino, che accoglie gli appassionati di musica. Per il quartiere a nord di Padova, in futuro, si potrebbe seguire l'esempio delle aree multietniche europee di maggior successo.
Con lui in panchina, l'Unione sportiva Arcella ha centrato uno storico traguardo: il salto dalla Seconda categoria alla Promozione. L'ultima volta risale a 60 anni fa. Un allenatore ambizioso che ha portato professionalità e disciplina in un gruppo che vuole ancora crescere.
Un giro in bicicletta pomeridiano organizzato dal comitato "Rete Arcella viva" per ribadire il "no" a parcheggi e supermercati che porteranno inquinamento in un quartiere che ha bisogno di verde e di piste ciclabili
Alexandru Marcinschi si è trasferito vent'anni fa dalla Repubblica di Moldavia. E' il presidente dell’associazione culturale “Baştina”, traducibile con “luogo d’origine, di provenienza”, con cui promuove la cultura della sua terra d’origine attraverso eventi durante le festività sacre, ma anche sfilate di costumi tradizionali.
Dallo sviluppo caotico e senza norme del periodo postbellico, l'Arcella ha assunto una fisionomia urbana differente in più punti in base alle industrie. Dopo il ricollocamento della fabbrica Sangati, il progetto dell'architetto Gregotti voleva riqualificare la zona con edifici avveniristici: è rimasta, invece, solo la torre in piazza Azzurri d'Italia, mentre il quartiere avverte la mancanza di uno spazio d'integrazione e di luoghi verdi.