Un programma insoddisfacente anche se presenta due punti accettabili: è il commento di Maurizio Fiasco, presidente dell'associazione Alea, alla luce dell'accordo sul riordino del gioco d'azzardo in Italia. Secondo il professore ci sono lacune tra i diversi sistemi di gioco e l'introduzione della tessera sanitaria, se non adeguamente correlata da sanzioni penali, può portare a un database con numerose informazioni personali.
Un piano massiccio di 5,3 milioni di euro per il primo piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico: la regione Veneto, attraverso campagne di sensibilizzazione, promozione ed educazione, vuole mettere in piedi un sistema ramificato per arginare quella che, secondo l'assessore regionale ai servizi sociali, Manuela Lanzarin, è una vera e propria emergenza.Sulla Difesa di domenica 24 settembre, un approfondimento con la voce degli operatori, dei servizi di prevenzione e della regione, all'indomani della presentazione del nuovo piano regionale e del tavolo governo-regioni per la riforma del settore.
Le preoccupazioni del presidente della Consulta nazionale antiusura e del coordinatore del Cartello "Insieme contro l'azzardo", dopo l'intesa raggiunta il 7 settembre in seno alla Conferenza unificata Stato-Regioni, che entro il 31 ottobre dovrà essere tradotta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in un decreto ministeriale.
Per mons. D'Urso "c'è un cedimento alle lobby e la situazione è sfuggita di mano". La riduzione del numero delle slot machine non convince: "Si sta puntando sulle videolottery, capaci di incassare 10 volte di più delle slot machine".
24 pagine, un numero speciale dei settimanali diocesani del Triveneto in collaborazione con Caritas Nordest per raccontare gli interventi nelle zone più colpite dal sisma e in particolare nel territorio della diocesi di Spoleto-Norcia, affidata alle diocesi trivenete in una sorta di “gemellaggio” della solidarietà. Una vasta e articolata operazione, gestita da Caritas del Nordest in stretta sinergia con Caritas italiana e sostenuta da circa tre milioni di euro, raccolti nelle diocesi del Triveneto nella colletta nazionale del 18 settembre 2016 e grazie alla diffusa generosità dei mesi successivi.In omaggio col numero di domenica della Difesa
Sarà una commemorazione sobria, intima quella della notte tra il 23 e il 24 agosto. Una fiaccolata lungo Corso Umberto I, fino al Parco Minozzi, per ricordare le vittime del terremoto e una messa, celebrata il 24 agosto alle 11, dal vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili. I familiari delle vittime del sisma si ritroveranno tutti lontano dai riflettori per ricordare, in silenzio, i loro cari che non ci sono più. Un momento per pensare al presente difficile e al futuro che appare sempre più faticoso da affrontare. Con mons. Pompili abbiamo ripercorso questi dodici mesi.
Un anno dopo, dentro il “cratere” delle Marche. È una sorta di buco nero che terremota davvero tutto: gente e istituzioni, luoghi e mass media, edifici e animali, vite quotidiane e fiducia nel futuro. I numeri lasciano di stucco. A cominciare da 1.087.252 virgola 75: sono le tonnellate di macerie, che la Regione Marche stima nell’area dei 53 Comuni fra Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
La volontà di tutta la città è precisa: nessun nuovo centro d’azzardo. I lavori di ristrutturazione dell’ex negozio della Nuova italian shoes sono stati bloccati dal comune. Ma il Tar ha sospeso il provvedimento e chiede modifiche al “Regolamento comunale sul gioco” di gennaio.
A 22 anni dalla fondazione, mons. Alberto D'Urso, presidente della "Giovanni Paolo II", ricorda l'impegno al fianco delle vittime e analizza i due fenomeni, strettamente connessi tra di loro, che rovinano un numero sempre più alto di persone e famiglie