Cinquanta milioni l’anno per la cura delle ludopatie e niente spot nella televisione generalista. Passano gli emendamenti alla legge di stabilità. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Soddisfatta”. La campagna Mettiamoci in gioco: "Un passo nella giusta direzione". La Consulta antiusura: "Traguardo ancora lontano, e attenzione al boom di giochi via internet. Serve una legge".
Il gesto con cui Papa Francesco ha indicato come "porte sante" del Giubileo della Misericordia tante porte in giro per il mondo, nelle Chiese e nelle carceri, è potente e semplice. Ha preso un segno e lo ha strappato dalla ritualità che tende a velare tutti i segni, anche importanti. E ne ha richiamato il significato.
Il turno di ballottaggio alle regionali francesi lascia all’asciutto la destra estrema. La desistenza tra gollisti e socialisti, e un maggior afflusso ai seggi, blocca l’avanzata euroscettica. Messaggio forte ai governanti dei Paesi Ue che in settimana si trovano a Bruxelles per un summit su terrorismo, migrazioni e crisi economica.
Alla vigilia dell'apertura della Porta della misericordia nella Cattedrale di Padova, il vescovo Claudio riflette sul senso del giubileo e sullo stile con cui la chiesa diocesana intende viverlo. Saranno cinque le porte sante: oltre alla Cattedrale, quelle della Basilica del Santo (si apre il 20 dicembre), del santuario di Terrassa Padovana (apertura l'11 febbraio), del santuario di San Leopoldo (apertura il 17 febbraio). E quella del carcere Due Palazzi, che il vescovo aprirà domenica 27 dicembre.Per leggere l'intervista iscriviti gratuitamente al sito.
Netto successo della destra estrema alle elezioni regionaali. Seguono gollisti e socialisti. I meriti della leader nazionalista e le colpe degli avversari. L'Europa attende gli esiti dei ballottaggi del 13 dicembre e intanto fa i conti con il diffondersi di formazioni politiche nate "dal basso", estranee ai partiti tradizionali e, in genere, euroscettiche.
Papa Francesco alle 11,10 ha varcato la soglia della Porta Santa. Dopo di lui il Papa emerito Benedetto XVI, che poco prima aveva abbracciato fraternamente. La Festa dell’Immacolata come paradigma dell’Anno giubilare. “Non abbiamo paura”, ripete il Papa nel Giubileo celebrato ai tempi dell’Isis.
Le parole di Papa Francesco, all'apertura della Porta Santa a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, portano all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale quei Paesi che stanno passando attraverso la croce della guerra, come la Siria, la Libia e l'Iraq, e altri che ne vivono le ferite ancora aperte come a Gaza, a Sarajevo, in Ucraina e in Crimea. Anche in questi luoghi verranno aperte le Porte Sante della Misericordia. Porte di cattedrali colpite, distrutte, che hanno ritrovato un valore anche dentro le pareti strette di un tendone. Per loro il Papa chiede "pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore".
“Bangui diviene la capitale spirituale del mondo”. Così papa Francesco, qualche minuto prima di aprire la Porta Santa della cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana. “L’Anno Santo della Misericordia viene in anticipo in questa Terra. Una terra che soffre da diversi anni la guerra e l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace – ha osservato il Pontefice – Ma in questa terra sofferente ci sono anche tutti i Paesi del mondo che stanno passando attraverso la croce della guerra”. Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Dal 25 al 30 novembre l’undicesimo viaggio internazionale di Bergoglio. Tre i Paesi che attraverserà: Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana. Confermata l’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia a Bangui, salvo ripensamenti dell’ultima ora. Il Papa entrerà in uno “slum” di Nairobi e visiterà un campo profughi. Il 30 novembre varcherà la soglia di una moschea per invocare la pace con i leader musulmani.