Bulgaria. La svolta sociale di Ataka

Il politologo Boris Popivanov spiega le mosse del leader Volen Siderov: dopo aver attaccato le minoranze (musulmani e rom) ora punta sulla liberazione dal “giogo coloniale” rappresentato dalle multinazionali che gestiscono i servizi essenziali. Da qui la richiesta di nazionalizzazioni. Altre due forze populiste e nazionaliste in campo: il Fronte nazionale per la liberazione della Bulgaria e il Vmro.

Senza demagogia, oltre l’austerità

Napolitano a Strasburgo. Il presidente della repubblica italiana è stato salutato come un fervente europeista dal parlamento europeo, che lo ha accolto tributandogli un lunghissimo e caloroso applauso. Non ha fatto sconti agli errori nella costruzione dell'euro, rimarcando il progressivo distacco delle istituzioni comuni rispetto ai cittadini. Da qui la necessità di profonde riforme.

È il momento di cooperare

«Noi cristiani dobbiamo cavalcare la profezia e avere il coraggio di andare controcorrente. Dobbiamo ricordarci che i migranti sono uomini e anche per loro Cristo è morto. La profezia è sempre scomoda. Dobbiamo renderci conto che il Vangelo ci chiede di schierarci sempre dalla parte degli ultimi». Così monsignor Francesco Montenegro, in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebra in tutto il mondo il 19 gennaio.

Crescono gli italiani con la valigia in mano

Parlano chiaro le cifre del “Rapporto italiani nel mondo 2013” della Fondazione Migrantes: dall’inizio dell’anno si contano quasi 79mila italiani  espatriati, di cui più del 30 per cento tra i 20 e i 40 anni. Con oltre 4,3 milioni di soli residenti all’estero l’Italia vede oggi un trend di partenze che la riporta indietro nel tempo, a flussi in uscita, cioè, sempre più consistenti e di difficile analisi.

In preghiera, oggi come cento anni fa

Papa Francesco, dopo averci sollecitato nelle prime sue due visite in Italia, a Lampedusa e al Centro Astalli di Roma, a guardare al cammino drammatico dei migranti e dei rifugiati, nel suo messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato ci invita a leggere le migrazioni come una risorsa per costruire un mondo migliore.

Una prospettiva nuova

Sui migranti occorre cambiare prospettiva per avere atteggiamenti e comportamenti più consoni al Vangelo. È questo, in ultima analisi, ciò che suggeriscono i vescovi del Triveneto in occasione della centesima Giornata mondiale dei Migrantes. Lo hanno fatto nel corso della conferenza stampa tenuta a Cavallino, nella Casa Maria Assunta dove, come è ormai consuetudine, i vescovi si ritrovano a inizio gennaio per una “due giorni” di aggiornamento pastorale.

Ius soli: urgente e necessario

La questione dello Ius soli era stato il tema della conferenza stampa della Conferenza Episcopale Triveneta del gennaio dello scorso anno. La presa di posizione dei vescovi triveneti era netta e chiara: i bambini che nascono in Italia sono italiani.