I genitori persi in giovane età, il rapporto difficile con il padre e l’affetto cercato in «persone sbagliate», l’apatia per un lavoro che non arriva. Ugo, prima di lasciarsi trascinare da una spirale negativa, ha trovato nelle Cucine economiche popolari un motivo per darsi forza
Dieci anni di “Maestrale”. L’installazione di carta site specific dell’artista visiva padovana Anna Piratti “festeggia” venerdì 21 giugno – nella Cattedrale ex Macello di via Cornaro 1, a Padova – all’interno del progetto “Portello segreto” a cura dell’associazione culturale Fantalica, giunto alla nona edizione (con il patrocinio del Comune di Padova).
I The Sprouts, che in italiano significa “i germogli”, sono un gruppo musicale nato da un felice incontro tra la cooperativa Germoglio di Arzergrande e la band The Fireplaces. Insieme hanno lanciato una raccolta fondi per continuare a portare a tutti la gioia della musica
Un calderone di rame sopra il fuoco, lo spino per tagliare la cagliata e l’attesa fatta di gesti semplici e precisi che da sempre stanno alla base della ritualità dell’arte casearia. Il tutto nel profumo avvolgente e fragrante del formaggio fresco. Difficile non restarne incantati.
Università popolare fondata a Padova nel 1903, offre ancora oggi agli associati attività culturali di vario tipo. Nata per formare la classe operaia, sarà frequentata più dalla piccola e media borghesia con apice negli anni Settanta. Il 15 novembre un concerto celebrativo al Verdi
Andrea Trotta guida la squadra padovana da cinque stagioni. Racconta gli esordi a Roma e l’importanza di sentirsi parte del gruppo. A 29 anni ha già una lunga carriera sportiva alle spalle e in futuro, forse, ci sarà l’informatica...
A Bagnoli di Sopra, frazione di San Siro, esiste da generazioni il panificio Frizzarin che accoglie ogni giorno i clienti con rosette, tartarughe e focacce. Un lavoro che si tramanda per dar vita ancora oggi a un prodotto artigianale
Calvene Don “Beppe” Gobbo dal 1983 si occupa di accogliere bambini e adolescenti che si trovano in situazioni di disagio nella cooperativa Radicà, prima di una serie di comunità nate anche a Schio, Bassano, Montebelluna. «Tra i tanti ragazzi incontrati negli anni, ricordo un piccolo nomade di 8 anni – oggi ne avrà 35 – aveva gli occhi svegli e si fece il segno della croce prima di iniziare il pasto»
Gino Gerosa Cardiochirurgo di fama mondiale, guida la Cardiochirurgia dell’Azienda ospedale-università di Padova dove è stato realizzato a maggio il primo trapianto italiano da donatore a “cuore fermo”. Un professionista che deve molto alla madre e a quella suora