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Rubriche | Dal Municipio al Campanile

martedì 26 Novembre 2024

Dal Municipio al Campanile, Segusino

Il sindaco: «Futuro da costruire insieme». Il parroco: «La solidarietà "tra le valli"»

Claudio Baccarin
Claudio Baccarin
collaboratore

La sindaca Gloria Paulon: «Stiamo ristrutturando la “Casa della sindaca”. Il ricambio è sano anche per non assopire i cittadini. Il campanilismo a volte è per orgoglio, altre volte è un limite»

È in carica dal giugno 2017 e cinque anni dopo è stata rieletta alla testa di “Insieme per Segusino”, raccogliendo il 100 per cento dei consensi. «La prima volta gli avversari non c’erano – racconta la sindaca Gloria Paulon, prima cittadina di una comunità di 1.800 abitanti – perché in realtà le due liste collaboravano e l’obiettivo comune era raggiungere il quorum del 50 per cento dei votanti. La seconda volta, con il quorum abbassato al 40 per cento, ha partecipato solo la mia lista. Nei paesi piccoli come il nostro, dobbiamo fare i conti con l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, che pesa sulle liste elettorali. I nostri uffici sono subissati di richieste di persone del Sudamerica che, per avere il passaporto italiano, chiedono di avere notizie di eventuali antenati. Quando uno ha il passaporto poi ha anche il diritto di voto, ma in realtà quasi nessuno viene». Domenica 17 novembre a Segusino si è svolto il mercatino di Natale: un successo. «Siamo arrivati alla decima edizione. C’è stata tantissima partecipazione anche grazie al meteo favorevole. Diamo modo agli hobbisti di esporre, agli artigiani di presentare i loro prodotti e alla gente di visitare il paese e di frequentare gli esercizi del centro». Intanto la parrocchia sta lavorando alla sagra di santa Lucia: «La sagra è al secondo anno ed è tornata a pieno regime. Qui da noi un po’ tutte le manifestazioni hanno il loro comitato organizzatore. L’amministrazione c’è quando serve, però rispettiamo la massima autonomia degli organizzatori». L’amministrazione Paulon si è impegnata sul versante dei lavori pubblici. «Ho trovato un paese che aveva bisogno di investimenti. Stiamo sistemando il camposanto e continua la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica: abbiamo già fatto due stralci e stiamo partendo con il terzo, che ci porterà alla sostituzione del 65 per cento dei punti luce. Inoltre, abbiamo asfaltato circa due terzi delle strade comunali». Un altro capitolo è quello del recupero degli immobili dismessi. «Stiamo partendo con la ristrutturazione di un edificio, vicino agli impianti sportivi, che un tempo era una bocciofila e diventerà una sala polivalente. Nel contempo stiamo poi ristrutturando un altro edificio, noto come la “Casa della sindaca” perché fu la residenza di un sindaco in carica durante la prima guerra mondiale, Beniamino Verri, la cui moglie Clelia Jager aveva una personalità molto spiccata. Sarà il centro culturale, ospiterà una biblioteca, le presentazioni di libri, piccole iniziative musicali». Paulon esclude un terzo mandato… «Spero di trovare qualcuno a cui lasciare una bella eredità. Io non sparisco, non scappo, ma credo che il ricambio sia una cosa sana. Soprattutto se fatto in continuità. Anche perché, venendo da dieci anni “senza la minoranza”, la cittadinanza rischia un po’ di assopirsi, di disinteressarsi. Raramente qualche cittadino partecipa alle sedute del consiglio, i due-tre che sono interessati guardano la diretta sul telefonino». Segusino pensa di fondersi con qualche altro municipio? «Se dicessi che non sono campanilista, direi una bugia. A volte può essere un motivo di orgoglio, a volte un limite. In realtà lavorando a contatto con gli altri Comuni, mi sto un po’ ammorbidendo. Però non voglio assumermi la responsabilità di fondere Segusino con altri Comuni e ormai non ho neppure il tempo di farlo. Condivido l’idea di associare i servizi per poter avere dipendenti competenti e gestire in maniera omogenea uffici che di fatto distano cinque chilometri l’uno dall’altro. Il primo passo è l’associazione, l’unione sarà poi da valutare. Penso in particolare alla Polizia locale: un Comune come il nostro ha un solo vigile urbano, che per contratto può lavorare 36 ore; certo, se c’è bisogno fa qualche ora in più, però da soli siamo molto limitati. I servizi sociali, invece, già operano in squadra con Valdobbiadene e Vidor».

Il parroco don Romeo Penon: «Tutta la Diocesi diventerà nei prossimi anni una grande collaborazione pastorale, e noi stiamo sperimentando questo. Un’opportunità: si lavora in equipe»

Da settembre 2023 è il parroco moderatore della Collaborazione pastorale delle parrocchie che operano nei Comuni di Segusino e Valdobbiadene (compresi nella provincia di Treviso) e di Setteville (che fa parte della provincia di Belluno). Insomma don Romeo Penon, che il prossimo 28 dicembre soffierà su settanta candeline, non ha certo il tempo di annoiarsi visto che sovrintende a quindici parrocchie. Come si garantisce il servizio pastorale a una realtà così vasta e composita? «Ci giostriamo anche con l’aiuto di alcuni sacerdoti che sono in pensione e che vivono a Valdobbiadene. Ma poiché tutta la Diocesi diventerà nei prossimi anni una grande collaborazione pastorale, noi stiamo un po’ sperimentando questo nuovo modello. È un’opportunità perché si lavora in equipe fra preti. Pian piano, facciamo un passo alla volta: è così anche per i fedeli, c’è chi accoglie più facilmente questa novità e chi fa più fatica. Quanto alla parrocchia di Santa Lucia di Segusino, la comunità è seguita in particolare da don Gabriele Benvegnù, ma se lui non è in sede o ha altri impegni, gli dà una mano un sostituto. La frequenza alle celebraÈ in carica dal giugno 2017 e cinque anni dopo è stata rieletta alla testa di “Insieme per Segusino”, raccogliendo il 100 per cento dei consensi. «La prima volta gli avversari non c’erano – racconta la sindaca Gloria Paulon, prima cittadina di una comunità di 1.800 abitanti – perché in realtà le due liste collaboravano e l’obiettivo comune era raggiungere il quorum del 50 per cento dei votanti. La seconda volta, con il quorum abbassato al 40 per cento, ha partecipato solo la mia lista. Nei paesi piccoli come il nostro, dobbiamo fare i conti con l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, che pesa sulle liste elettorali. I nostri uffici sono subissati di richieste di persone del Sudamerica che, per avere il passaporto italiano, chiedono di avere notizie di eventuali antenati. Quando uno ha il passaporto poi ha anche il diritto di voto, ma in realtà quasi nessuno viene». Domenica 17 novembre a Segusino si è svolto il zioni è nella media nazionale, intorno al 10-15 per cento dei residenti». Quali sono i temi all’ordine del giorno della comunità? «Siamo chiamati a dare attuazione del Sinodo diocesano. Il consiglio pastorale di Segusino, così come gli altri consigli parrocchiali, è impegnato in primis nell’analisi di cosa significa collaborazione pastorale. Poi ci saranno da affrontare i ministeri e i riti della Parola». Il dialogo è vivo e costruttivo anche con le diocesi limitrofe: «Confiniamo con le Diocesi di Belluno, di Vittorio Veneto e di Treviso. Conosciamo i sacerdoti delle parrocchie confinanti, quando si presenta l’occasione cerchiamo di collaborare». Domenica 24 novembre la comunità ha celebrato Giuseppe Curto, imprenditore nel settore dell’occhiale e organista autodidatta, che il 7 novembre, nella basilica di Santa Giustina a Padova, è stato iscritto nell’albo dei “fedeli servitori della Diocesi”, riconoscimento che spetta a chi si è distinto nel servizio alla Chiesa, per molto tempo, con dedizione e gratuità, stabilità e generosità. Grazie al pulmino organizzato dalla parrocchia, un plotoncino di fedeli ha potuto partecipare alla celebrazione. Per il periodo che conduce al Natale la parrocmercatino di Natale: un successo. «Siamo arrivati alla decima edizione. C’è stata tantissima partecipazione anche grazie al meteo favorevole. Diamo modo agli hobbisti di esporre, agli artigiani di presentare i loro prodotti e alla gente di visitare il paese e di frequentare gli esercizi del centro». Intanto la parrocchia sta lavorando alla sagra di santa Lucia: «La sagra è al secondo anno ed è tornata a pieno regime. Qui da noi un po’ tutte le manifestazioni hanno il loro comitato organizzatore. L’amministrazione c’è quando serve, però rispettiamo la massima autonomia degli organizzatori». L’amministrazione Paulon si è impegnata sul versante dei lavori pubblici. «Ho trovato un paese che aveva bisogno di investimenti. Stiamo sistemando il camposanto e continua la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica: abbiamo già fatto due stralci e stiamo partendo con il terzo, che ci porterà alla sostituzione del 65 per cento dei punchia propone ai fedeli di addobbare “l’angolo bello della casa” con la corona dell’Avvento; di dedicare del tempo alla preghiera quotidiana; di partecipare ai gruppi della Parola che sono iniziati il 26 novembre e che proseguiranno nelle serate di martedì 3, lunedì 9 e martedì 17 dicembre. Due famiglie apriranno le porte di casa per gli incontri incentrati sull’ascolto e sulla condivisione del Vangelo delle domeniche di Avvento. Sono invece dodici i ragazzi del gruppo del primo discepolato (seconda tappa), nati nel 2017, che sabato 30 novembre, insieme alle loro famiglie, prendono parte al rito di consegna della croce. La comunità di Segusino si accinge inoltre a celebrare, da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, la tradizionale festa di santa Lucia. Il comitato organizzatore si è messo all’opera: non mancheranno varie proposte gastronomiche e l’attesa lotteria. Don Romeo Penon sottolinea che «con l’amministrazione comunale c’è un buon rapporto di collaborazione». Non manca naturalmente un occhio di riguardo per gli ultimi, specie in vista dell’approssimarsi delle feste di fine anno. «La Caritas funziona bene, c’è grande attenzione per la realtà di chi fatica ad arrivare alla fine del mese».

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