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Decreto ristori: 5 miliardi per i danni economici ma attenzione alle proteste
Il disagio sociale è molto forte, in certi casi al limite della disperazione. Ma viene il dubbio che a protestare con maggiore veemenza non siano coloro che ne avrebbero più motivo. Fa impressione, per esempio, l'insistenza e l'energia con cui da un certo mondo imprenditoriale ci si batte contro la proroga del blocco dei licenziamenti. Si tratta di una misura emergenziale, ovviamente, e che non potrà essere prolungata all'infinito, ma tanta solerzia sembra quasi voler dire che non si aspetta altro che la rimozione del blocco per riprendere a licenziare. Per non parlare dell'esplosione delle spinte corporative, con i settori più forti (anche solo sul piano mediatico) che cercano ogni volta di accaparrarsi maggiori quote di risorse alzando la voce