Un nuovo spazio per raccogliere, conservare e promuovere il patrimonio bibliografico e archivistico della Diocesi di Padova, e in un luogo storico: è questo ciò che si è cominciato a realizzare ed è attualmente in avanzato stato di progettazione. Oggetto di questo intervento sono la Biblioteca capitolare e l’Archivio storico diocesano, oggi temporaneamente custoditi in luogo idoneo, in un futuro non troppo lontano troveranno sede nella chiesa di Santa Maria in Vanzo, a pochi metri dalla Biblioteca antica del Seminario, assieme alla quale creeranno un unico polo culturale.
«Il progetto – spiega l’architetto Claudio Seno, responsabile dell’Ufficio beni culturali della Diocesi di Padova – nasce dal fatto che gli spazi destinati alla Biblioteca capitolare e all’Archivio storico diocesano nel Palazzo vescovile erano ormai sottodimensionati e logisticamente non più funzionali. Le verifiche sui carichi di esercizio, visto che essi ricadevano sul sedime più antico del palazzo, avevano inoltre evidenziato che sarebbero stati necessari degli adeguamenti statici. È nata quindi l’idea di cercare una nuova sede, individuata nella chiesa di Santa Maria in Vanzo, uno dei capolavori del rinascimento padovano, ancora consacrata ma poco utilizzata ai fini liturgici. In quel contesto esistono già altre biblioteche: quella antica del Seminario e quella moderna della Facoltà teologica del Triveneto. Si verrà a creare pertanto un vero “polo delle biblioteche”».
La Soprintendenza ha accolto positivamente l’ipotesi e quindi la Diocesi ha indetto un concorso di idee a invito, indirizzato a noti studi di architettura. La proposta prescelta è risultata quella dello studio dell’architetto Michele De Lucchi di Milano – noto per il design della celebre lampada Tolomeo e per il restauro della “Nuova Manica lunga” della Fondazione Cini a Venezia – che ora sta già lavorando al progetto definitivo.
«Non verrà toccato l’involucro della chiesa, che rimarrà visitabile – continua Seno – perché la struttura moderna che ospiterà la sede della biblioteca sarà costruita al centro della navata. Il manufatto sarà inoltre realizzato fuori opera e ha carattere di completa reversibilità, in futuro si potrà quindi decidere di smontarlo e di ripristinare la situazione iniziale. È pensato su più piani e avrà spazi per raggruppare anche collezioni e fondi oggi depositati in altri ambiti del Seminario, che verranno liberati, implementando notevolmente la dotazione. Si prevede poi la possibilità di esporre anche dei volumi storici in teche poste lungo la navata, contrapposte agli altari».
Il progetto prevede di creare una connessione diretta con la Biblioteca antica del Seminario e di realizzare un unico accesso, con reception, per tutto il polo bibliotecario. Altri servizi connessi, come una sala per le foto-riproduzioni, dovrebbero trovare sede in spazi attigui alla chiesa, dati in uso dal Seminario alla Diocesi.
Nel frattempo il Ministero ha concesso 1 milione di euro di fondi Pnrr (Linea d’azione 1 – Sicurezza sismica nei luoghi di culto) per il restauro della copertura e il consolidamento sismico della chiesa: il cantiere dovrebbe partire a novembre e concludersi entro il giugno 2026. A seguire, nell’autunno dello stesso anno si auspica che possa iniziare a vedere la luce il progetto dello studio De Lucchi. Entro la fine del 2027 l’intervento essere completato.
Il progetto che lo studio dell’architetto Michele De Lucchi sta sviluppando mira a fare convivere il polo bibliotecario e l’antica chiesa di Santa Maria in Vanzo, capolavoro del rinascimento padovano, che rimarrà visitabile. Il manufatto sarà completamente reversibile e sarà, in futuro, smontabile per ripristinare la situazione originaria.