MosaicoGalzignano Al via i restauri dell’antica pieve di Santa Maria Assunta, che diventerà luogo di mostre d’arte e altri eventi culturali e musicali. La pieve sul Monteselo entrerà a fare parte degli itinerari tematici del territorio e del museo dei colli Euganei. Avviati la messa in sicurezza e i restauri a tetto, muri e parete di fondo
La pieve di Santa Maria Assunta di Galzignano tornerà a essere un “faro” per il territorio. Sono partiti infatti i lavori di restauro per garantire la messa in sicurezza statica e il consolidamento antisismico dell’edificio: un’operazione completamente finanziata dal Ministero della cultura e gestita dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. «L’ultimo intervento significativo sulla pieve risale agli anni Ottanta – sottolinea il sindaco Riccardo Masin – e da allora l’edificio ha subito un progressivo degrado, rimanendo chiuso al pubblico ma continuando a occupare un posto speciale nel cuore dei cittadini di Galzignano. È il simbolo del nostro Comune, il restauro rappresenta il primo passo verso un percorso di riscoperta di questo antico bene». Di proprietà dello Stato, la chiesa finora risultava chiusa al pubblico. Sorge sul Monteselo ed è il simbolo dell’antico borgo. Una delle sue rappresentazioni più antiche è una veduta risalente al Settecento, esposta al Museo dei colli Euganei (MuCE). L’area è di antica frequentazione, come testimoniano i reperti romani conservati al Museo nazionale Atestino. Nel Medioevo vi era presente un luogo di culto cristiano, ma il primo documento che attesta la presenza della chiesa è del 1077; in seguito, ricche famiglie nobiliari patavine vi commissionarono affreschi. Nel 1670 la chiesa fu completamente ricostruita e ampliata, acquisendo la forma attuale. Vi operarono artisti di valore tra cui Carlo Ridolfi, originario di Lonigo, che dipinse la pala dell’altare maggiore con una Maria Assunta tra i Santi Valentino e Filippo Neri. Per il periodo del restauro, il Comune fornisce lo spazio per il ricovero dei dipinti. Durante l’avvio dei lavori sono stati inoltre rinvenuti antichi intonaci. L’intervento riguarda il restauro del tetto, di parte dei muri perimetrali e della parete di fondo situata dietro all’altare maggiore, per un importo di 430 mila euro. La gestione dell’appalto è stata affidata alla centrale di committenza della Federazione dei Comuni del Camposampierese: a realizzare i lavori è stata selezionata la ditta R-Struct Engineering di Noventa Padovana. Una volta restaurata, la chiesa sarà destinata a eventi culturali, artistici e musicali.
L’edificio, una volta restaurato, entrerà a far parte a pieno titolo del MuCE, che vede la presenza di oltre dieci percorsi tematici che comprendono anche la chiesa di Santa Maria Assunta.
