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Germania. Estrema destra al potere? Quale sarà il futuro di Berlino? L’analisi
Si vota il 23 febbraio per il rinnovo del Bundestag, il parlamento del Paese
IdeeSi vota il 23 febbraio per il rinnovo del Bundestag, il parlamento del Paese
I dieci anni che sconvolsero la Germania. Mai era caduto il “muro” nei confronti dei nostalgici del Terzo Reich (o della Ddr…). E nemmeno che l’estrema destra avesse il maggior numero di consensi, come in Turingia.
Dai professori alle donne Concepita il 6 febbraio 2013, Alternative für Deutschland in origine era un’idea di economisti, accademici e politici Cdu guidati dal professor Bernd Lucke che immaginava la Germania fuori dall’Unione Europea. Nel 2015 il partito è nelle mani di Frauke Petry, l’imprenditrice soprannominata “Adolfina” perché strizza l’occhio agli islamofobi di Pegida e attacca a testa bassa sull’accoglienza. AfD entra in dieci parlamenti regionali su 16, conta 5,8 milioni di voti alle politiche 2017 e finisce vittima di faide intestine. Oggi vanta 79 seggi al Bundestag, 15 all’Europarlamento e 264 nei Lander della Repubblica federale; parte dai 6,3 milioni di voti delle Europee; lancia un’esplicita sfida di governo. Candidata cancelliera è Alice Elisabeth Weidel, 45 anni, legata a Sarah Bossard dello Sri Lanka, due figli adottati, ottima conoscenza del cinese mandarino e un rapporto consolidato con Elon Musk.
Il preavviso… Berlino, domenica 27 maggio 2018. AfD manifesta nella capitale con non più di 4 mila militanti e le bandiere rosso-nero-oro (più qualcuna della Russia e un’altra con la stella di David). Il corteo nazionale parte dalla stazione centrale al grido di “Germania futura”, invocando la sicurezza anti-migranti e contabilizzando il debito federale. AfD a Berlino è assediata da 20 mila antifascisti davanti al palazzo del Bundestag e altri 50 mila ai piedi della colonna della Vittoria nel Tiergarten. Mobilitati 2 mila agenti di polizia: elicottero, squadre a cavallo, motoscafo per fermare i gruppi che hanno provato a raggiungere AfD navigando sulla Sprea.
…e l’attualità Karlsruhe nel Baden-Württemberg, campagna elettorale di metà gennaio. Volantini con biglietti aerei in cui AfD è il gate di partenza perché “Solo la remigrazione può salvare la Germania”. La polizia ha aperto un’indagine sulla sezione locale di AfD, mentre la propaganda elettorale 2025 sembra proprio ricalcare quella del 2013 del neonazista Partito nazionale democratico di Germania (Npd) con fac-simile dei voli per migranti “Dalla Germania – destinazione casa”.
Il fantasma del Reich Autunno 2017: l’allora ministra della Difesa Von der Leyen è imbarazzata dalla relazione ufficiale del Mad il servizio segreto militare: «Nella Bundeswehr 200 soldati neonazisti, più altri 391 sospetti». Una sorta di “brigata grigia” in Germania inserita nel dispositivo della Nato. Centinaia di soldati con mostrine regolari, che hanno giurato fedeltà alla Repubblica federale, ma pronti a servire il fantasma del Quarto Reich. Il caso più eclatante è Franco Albrecht, italo-tedesco nato a Offenbach, che nel 2009 viene spedito all’École spéciale militaire di Saint-Cyr in Francia. Si diploma con una tesi “razzista”: i francesi lo rimuoverebbero, ma possono solo avvisare i tedeschi. Senza macchia nella scheda personale, diventa ufficiale di carriera. Ma il 30 dicembre 2015 si registra come rifugiato al centro di accoglienza di Giessen in Assia e apre una seconda identità. Per due anni Franco Albrecht sarà anche David Benjamin, fruttivendolo di Damasco perseguitato dall’Isis in quanto cristiano. La doppia vita va in tilt quando viene arrestato mentre recupera una pistola nel bagno dell’aeroporto di Vienna. L’inchiesta squaderna un’intera brigata franco-tedesca: nel Baden-Württemberg viene arrestato Maximilian T., 27 anni, di stanza allo Jagerbataillon 291 di Strasburgo. Il Mad conferma: «Pronti a uccidere per l’idea neonazista con la tecnica della False-Flag». Attentati da far ricadere sui rifugiati.
E il rebus in Turingia Condannato a 13 mila euro di multa per aver rievocato “Tutto per la Germania”, il motto dello SturmAbteilung nazista. E ha bollato così il Memoriale dell’Olocausto: «Noi tedeschi siamo l’unico popolo al mondo che ha piantato un monumento alla vergogna nel cuore della sua capitale». Björn Höcke, 52 anni, ex insegnante di storia, è l’alter ego della candidata cancelliera Weidel. Ha condotto AfD all’exploit in Turingia: primo partito con il 32,6 per cento che si traduce in 32 seggi su 88. Finora nessun tentativo di super-coalizione (da Csu fino alla Linke) è andato in porto. Sarà il prossimo rebus per Berlino?