Il prossimo 31 ottobre, presso la Filmoteca Vaticana, sarà proiettato il film giapponese Nagasaki — Senkō no Kage de (Nagasaki – All’ombra del Bagliore), alla probabile presenza di Papa Leone XIV. La notizia ha attirato l’attenzione dei principali media cattolici online e di diversi siti di informazione nipponici. Il film è l’ultimo lavoro del quarantunenne regista cattolico Matsumoto Junpei, che si recherà a Roma per l’occasione. Nato a Nagasaki da famiglia cattolica ed hibakusha di terza generazione, riguardo alla proiezione ha dichiarato: “La decisione di proiettare questo film in Vaticano mi rende profondamente onorato. Spero ardentemente che questo piccolo film, nato dal desiderio di mio nonno sopravvissuto alla bomba atomica, possa assumere una missione speciale e diventare uno ‘strumento di pace’ nel mondo moderno, dove la violenza non cessa, e servire da opportunità per trasmettere il messaggio di Hiroshima e Nagasaki ai cuori delle persone in tutto il mondo”.
Il film, tratto dalla raccolta di diari scritti da infermiere della Croce Rossa giapponese dal titolo ‘All’ombra del bagliore – Testimonianze delle infermiere della Croce Rossa che soccorsero i sopravvissuti alla bomba atomica’, racconta la storia di tre diciassettenni studentesse di infermieristica: Tanaka Sumi, Oono Atsuko e la cattolica Iwanaga Misao, la cui vita viene sconvolta quando la bomba atomica esplode sopra Nagasaki, trasformandola in un inferno. Le tre ragazze, sebbene inesperte, si adoperano “insieme” per salvare vite durante un mese di attività di soccorso ai superstiti. Nelle condizioni mediche disperate in cui operano, sono però costrette a seppellire più vite di quante riescano a salvarne. Un’esperienza che, nell’impegno dei soccorsi, le porta a interrogarsi, con sensibilità diverse, sul valore e sul senso della vita. Di particolare valore simbolico è la presenza nel cast di due hibakusha: Miwa Akihiro, 90 anni, voce narrante del film, che quel 9 agosto 1945 aveva dieci anni, e di Yamashita Fujie, 95 anni, che all’epoca ne aveva quindici e, da studentessa appena entrata nella Scuola di Formazione della Croce Rossa, visse in prima persona l’esperienza dei soccorsi. Con la sua partecipazione straordinaria in un breve frammento del film, incarna la memoria viva degli eventi narrati, avendo anche contribuito alla raccolta dei diari delle colleghe. Il progetto filmografico, iniziato nel 2019, ha subito un rallentamento a causa della pandemia.
Nel 2022, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e del riproporsi del rischio di utilizzo di armi nucleari, regista e produttore decisero però di riprendere urgentemente la lavorazione, conclusa esattamente in concomitanza con l’80º anniversario del bombardamento atomico. “Per me, il tema centrale di questo film è l’‘Emmanuel’, Dio con noi” — ha risposto il regista a una domanda su una scena che toccava il tema del perdono —. “Mentre la realizzavo, ho continuato a pensare a cosa significasse esattamente che Dio è ‘con noi’. Ho fatto dire alcune battute in tal senso a diversi personaggi, e credo che porsi questa domanda porterebbe sicuramente alla pace.”
Già a metà luglio, i vescovi giapponesi, sul loro sito ufficiale, anticipavano l’uscita del film consigliandone vivamente la visione ai fedeli, spiegando come tutta l’opera fosse pervasa dalla spiritualità cattolica dell’autore. L’uscita nelle sale giapponesi, avvenuta ad agosto, è anche legata a Papa Francesco. Nel gennaio 2025, il vescovo ausiliare Toshihiro Sakai dell’arcidiocesi di Osaka-Takamatsu incontrò l’allora Pontefice durante un evento dell’Anno Santo per gli operatori della comunicazione. Monsignor Sakai mostrò al Papa un cartoncino con la celebre immagine di un bambino giapponese che attende il proprio turno al crematorio per cremare il fratellino morto, tenuto legato dietro la schiena, insieme alla locandina promozionale del film che in una scena riprende proprio quell’episodio. Papa Francesco, che nel dicembre 2017 aveva scelto quella foto scioccante come icona degli orrori della guerra, facendola stampare con la scritta “il frutto della guerra”, la riconobbe immediatamente e, su richiesta del Vescovo, benedisse la locandina.
Alla notizia della prossima proiezione nella Filmoteca Vaticana, il vescovo ausiliare di Osaka-Takamatsu ha affermato: “Penso che il fatto che Papa Leone XIV, originario degli Stati Uniti, il Paese che ha sganciato la bomba atomica, veda questo film abbia un grande significato.”