Oggi, 22 agosto, la Chiesa vivrà una giornata di digiuno e preghiera per la pace, voluta da Papa Leone XIV mentre il mondo continua a essere ferito dai conflitti. La data coincide con la memoria liturgica di Maria Regina. Ne parla al Sir padre Gian Matteo Roggio, missionario oblato di Maria Immacolata e mariologo, che sottolinea: “Maria, come regina, ci indica la regalità di Gesù: solo entrando nella logica del Vangelo è possibile costruire la pace”.
Padre Roggio, qual è il legame tra Maria e la pace?
Il nesso è Gesù. Maria, oltre a essere la madre di Gesù, è anche la più perfetta credente e discepola. Lei riconosce in Gesù il Principe della Pace e, proprio come madre e come discepola, si impegna perché Gesù sia accolto così da tutti. In questo modo, la pace che Cristo porta può davvero trasformare la vita delle persone e le situazioni della storia.
Perché, secondo lei, il Papa ha scelto proprio il 22 agosto, memoria liturgica di Maria Regina?
Il 22 agosto è la memoria di Maria Regina nel calendario romano. Chiamare Maria “regina” è un fatto molto antico: significa guardare a lei come a una donna che continua a preoccuparsi del mondo, che si prende cura – in un modo misterioso che non conosciamo pienamente – di chi soffre, anche a causa della guerra. Ma soprattutto, come regina, Maria ci indica la vera regalità di Gesù.
Il Papa ha compiuto una visita al santuario della Mentorella. Come legge questa scelta?
Credo sia una visita che intende ripercorrere le orme di Giovanni Paolo II, che era molto legato a quel santuario, anche perché animato dai padri resurrezionisti polacchi che ben conosceva. Giovanni Paolo II è stato l’uomo della pace, colui che davanti alla follia della guerra ha saputo dire “no”. Non dimentichiamo che egli stesso si definiva “sopravvissuto” alla Seconda guerra mondiale e diceva “no” alla guerra. Il gesto di Papa Leone guarda a lui come a un modello di chi costruisce la pace.
Digiuno e preghiera: perché sono strumenti di pace?
Il digiuno è prima di tutto un modo per sintonizzarsi sulla Parola di Dio, senza distrazioni né pregiudizi. E quando si ascolta davvero la Parola di Dio, nasce la preghiera, cioè il dialogo con Dio. E Dio, quando lo si ascolta, ispira sempre pensieri di pace.