Leone XIV. P. Ramiro Castillo Castro: “Il Papa? Lo stesso umile servitore di Trujillo”
Padre Ramiro Castillo ricorda gli anni vissuti accanto a padre Prevost, oggi Papa Leone XIV, nella casa di formazione di Trujillo. Missionario semplice e creativo, fondatore di parrocchie e mense, attento ai poveri, è rimasto fedele al suo stile umile anche da Pontefice. “Questa nuova era nasce dalla terra peruviana”
“Negli anni Novanta, quando padre Prevost, ora Papa Leone XIV, a soli 34 anni, arrivò a Trujillo per occuparsi della formazione dei futuri agostiniani del Vicariato di San Juan de Sahagún, gli studenti di allora, tra cui io, ebbero la fortuna di incontrare e avere come maestro e formatore un giovane sacerdote statunitense il cui accento spagnolo non dava l’impressione di essere uno straniero. Ma quello che non potevamo immaginare è che il giovane sacerdote che ogni giorno ci accompagnava al Seminario di Trujillo – vivace, semplice, umile, creativo, attento, con uno sguardo allegro e sorridente – sarebbe diventato, 40 anni dopo, il successore di San Pietro a Roma.
Il giorno della sua elezione a Papa, nel suo discorso al mondo intero, parlando in spagnolo ha detto: “E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo”. Tra me e me ho pensato: questo è il padre Prevost che ho incontrato qualche decennio fa in questa casa di Trujillo, riflessivo, intelligente, rispettoso. Lo stesso padre Prevost degli anni Novanta, che ripeteva: “Se mi permettete… questo umile servitore…””.
A parlare è p. Ramiro Castillo Castro, Superiore maggiore degli Agostiniani del Nord del Perù.
Per comprendere meglio l’attuale Papa Leone XIV, è importante tornare indietro nel tempo, a partire dal 1985, anno in cui arrivò dagli Stati Uniti come missionario agostiniano nella calda città di Chulucanas. In questa città, servì come cancelliere della diocesi, allora guidata dal vescovo Juan McNabb. Non dimentichiamo che padre Prevost aveva già conseguito una laurea in Matematica presso l’Università di Villanova e un dottorato in Diritto canonico presso l’Angelicum.
Padre Ramiro prosegue nel suo racconto: “Dopo aver trascorso un anno e mezzo a Chulucanas, dovette tornare negli Stati Uniti per diventare direttore della formazione degli agostiniani a Chicago. Poi gli fu chiesto di tornare in Perù per aprire una casa di formazione a Trujillo. Fu così che tornò nel 1987 e rimase fino al 1998. Fu anche fondatore della parrocchia di Nostra Signora di Montserrat, istituita nel 1994”.
A Trujillo, si impegnò in diverse zone periferiche, istituendo mense per i più poveri. Per quasi 11 anni seppe coniugare evangelizzazione e promozione umana.
“Tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999 – prosegue padre Ramiro – fu eletto Superiore provinciale degli Agostiniani di Chicago. Nel 2001 diventò Priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino e si trasferì a Roma. Dopo dieci anni, tornò a occuparsi della formazione a Chicago. Nel 2015 Papa Francesco lo nominò vescovo di Chiclayo. Durante la pandemia si prese cura della popolazione colpita dal virus distribuendo cibo e medicine”.
Infine, padre Ramiro osserva: “Ci troviamo di fronte a una nuova era per la Chiesa universale. In Perù, è noto che da piccoli ruscelli e sorgenti nascono grandi fiumi. Questa nuova era per la Chiesa ha le sue origini proprio in questa terra peruviana, povera e religiosa”.