MiAssumo. Il progetto per orientare gli studenti proposto da Parole O_Stili

Parole O_Stili, nel giorno del suo quarto compleanno presenta un progetto per orientare i ragazzi alle professioni del futuro. Si chiama "MiAssumo" e vede la regia di Assitel, la collaborazione di altre imprese e il coinvolgimento di insegnanti, genitori e naturalmente degli studenti, fin dai primi anni delle scuole di secondo grado. Due gli assunti di base dell'iniziativa: la reputazione web e l'alfabetizzazione digitale.

Lodovica Vendemiati

redattore

Sir

“MiAssumo” è il progetto rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che sostiene l’orientamento di ragazzi e ragazze e la formazione di specifiche skill, chiavi fondamentali per le professioni del futuro.

Nel giorno del suo quarto compleanno, il 17 febbraio, Parole O_Stili lo presenta in diretta web partendo da alcuni dati generali: «Torna l’allarme per l’odio in rete – dice Rosy Russo, presidente di Parole O_Stili – siamo agli stessi livelli di quattro anni fa. Nel 2017 infatti il 65% delle persone percepiva importante l’allarme dell’odio in rete, nel 2019 c’è stata una decrescita perchè la percentuale era del 59% oggi, nel 2021 siamo di nuovo al 64%. Per le persone odio e falsità sono la nuova normalità. Per l’83% è un fenomeno permanente e anche negli ambiti lavorativi l’hate speech continua a persistere, quasi sia la normalità. dal 2017 ad oggi l apercenytuale è stabile, 63%».

Ecco allora perchè è importante mettere in connessione aziende e scuole, formando insegnanti nell’orientamento degli studenti nella scelta delle professioni del futuro.

«Fondamentale investire nelle nuove competenze – afferma Laura Di Ramondo, direttore generale Assitel, che tiene le fila del progetto – per favorire la crescita formativa dei ragazzi. Alle nuove generazioni spetta il compito di imparare ad essere consapevoli delle loro skills e avere la capacità di aggiornarsi. E’ fondamentale creare alleanze fra imprese, scuola, istituzioni». Cita poi il quinto principio di Parole O_stili, come emblematico del progetto: “le parole sono un ponte”. «Con questo progetto – spiega – connettiamo il mondo della scuola e il mondo del lavoro con un percorso di coresponsabilizzazione. Le competenze digitali sono la sfida che abbiamo di fronte».

Quali gli step del progetto? «Essere consapevoli di cosa vuol dire la reputazione web – afferma Pietro Guindani, Presidente Assitel – e l’alfabetizzazione digitale. Queste le due gambe su cui si muove l’iniziativa. Tutto ciò che noi comunichiamo in rete, che parla di noi, resta nella memoria. Bisogna quindi essere consapevoli che tramite la rete creiamo una nostra immagine che deve essere quella che è, deve cioè essere costruttiva della nostra personalità, niente apparenze». Comunicare quindi in modo che si costruisce una relazione vera, solidale porta ad essere reciprocamente di aiuto, quindi allontanando ciò che divide, i pregiudizi, le frasi e slogan fatti che fotografano in modo acritico le persone e feriscono la sensibilità. «Per quanto riguarda il secondo step, l’alfabetizzazione digitale – precisa il presidente – i giovani ritengono di essere dei geni del web, ma essere consumatori di servizi social o web non significa essere esperti di strumenti, vuol dire utilizzare qualcosa creato da altri. dobbiamo invece saper usare gli strumenti digitali per cerare qualcosa di nuovo così come usiamo le lettere o i numeri per scrivere parole. essere protagonisti del web non vuol dire solo avere dei like o migliaia di amici, ma saper produrre contenuti digitali. questo servirà nel mondo del lavoro. saper programmare e sviluppare, questa è l’alfabetizzazione, altrimenti siamo solo consumatori».

Il progetto si svilupperà attraverso un percorso di formazione on line, con strumenti digitali e anche con il supporto dei materiali presenti sulla piattaforma “Anch’io Insegno” – creata da Parole O_Stili con il supporto del Miur. Una fitta rete di partner provenienti dal mondo delle imprese e delle Istituzioni a livello nazionale e locale supporterà la formazione dei docenti e doterà gli studenti di strumenti utili a scoprire nuove competenze e inclinazioni, ma soprattutto aiuterà i ragazzi a “sognare la loro professione”.Tra le novità: coinvolgimento di insegnanti e genitori e coinvolgimento dei ragazzi a partire già dai primi anni della secondaria, la collaborazione delle aziende che, grazie alla regia di Asstel, non soltanto faranno rete tra di loro ma monitoreranno costantemente la crescita formativa e professionale dei giovani.

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