Anche la Democrazia Cristiana aveva il suo evento: la Festa dell'amicizia. Alcuni, nostalgici temerari, provano ancora nel 2018 a riportare in vita lo spirito di quella festa, ma sono solo stanche rappresentazioni sbiadite celate dietro allo scudo crociato: il nome è lo stesso, festa dell’amicizia, nell’agosto 2018 è giunta alla 45° edizione ed è organizzata dal Partito democratico cristiano sammarinese, all'ombra del Titano.
Bisogna sfogliare gli archivi, come quello digitale dell’Istituto Luigi Sturzo, le immagini non possono che essere in bianco e nero, del resto il primo video ufficiale è datato 1977. In quell’anno, a Palmanova, in provincia di Udine, negli ultimi giorni di settembre si tenne la prima Festa dell’amicizia, appuntamento nazionale della Democrazia cristiana che chiudeva le decine di feste in giro per la penisola.
Una “copia” in scala ridotta della kermesse organizzata dal Pci, si potrebbe dire, ed effettivamente lo spirito voleva essere lo stesso. Durava solo quattro giorni, ma nella piccola località del Friuli esponenti della “Balena bianca” si confrontavano sui temi che sarebbero poi apparsi nelle agende politiche autunnali, invitando politici di altri partiti per passare le giornate tra riflessioni e spensieratezze.
C’erano ragazzi di Pisticci, di Napoli o della provincia di Agrigento e Catanzaro, i giovani partivano dal Sud carichi di nuovo. Una linfa verdeggiante per un partito che, già nelle parole di Benigno Zaccagnini in chiusura dell’evento, poneva al centro la questione del suo rinnovamento.
Ma era nella piazza centrale di Palmanova che si respirava il fulcro della Festa dell’amicizia, nell’alternarsi di momenti di svago e dialoghi con sindacalisti e intellettuali per parlare di scuola, unità europea, del ruolo della donna e delle autonomie locali. Lì dove accanto alla “marcia della non violenza” con slogan contro dittature e regimi totalitari, si assisteva alle esibizioni delle bande musicali del Friuli con canti popolari.
La Festa dell’amicizia è, inevitabilmente, tra quegli eventi estivi che non esistono più da tempo. Altre manifestazioni hanno preso il suo posto, legate a forze politiche nate dopo la fine della Dc e ridotte sempre più all’osso tra tagli e rubinetti chiusi. Alcuni, nostalgici temerari, provano ancora nel 2018 a riportare in vita lo spirito di quella festa, ma sono solo stanche rappresentazioni sbiadite celate dietro allo scudo crociato: il nome è lo stesso, Festa dell’amicizia, nell’agosto 2018 è giunta alla 45° edizione ed è organizzata dal Partito democratico cristiano sammarinese, all’ombra del Titano.
