Si avvicina l’avvio della settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo. Proprio in questi giorni sono stati annunciati i co-conduttori e i super ospiti, che affiancheranno Carlo Conti e lo supporteranno nella presentazione degli artisti in gara.
Se è vero che sul palco dell’Ariston ritroveremo uno spaccato della società attuale, allora possiamo immaginarlo come la classe di un grande istituto scolastico, in cui si alterneranno trenta allievi, i talenti più o meno bravi, o meglio i più o meno compresi. A guidarli, ci sarà il “preside”, Carlo Conti, che con il suo rigore e la sua mitezza cercherà di applicare il regolamento e di mantenere con garbo un clima sempre rispettoso sul palco, aggiustandosi gli occhiali sul naso in caso di fuori programma. Sarà affiancato dai “docenti” che si alterneranno di giorno in giorno e cercheranno di supportarlo nell’arduo incarico. Nella prima giornata di orientamento, troveremo quindi due presenze rassicuranti: Gerry Scotti e Antonella Clerici, i “vicepresidi” bonari e spiritosi, che con una pacca sulla spalla incoraggeranno i più timidi, ma supporteranno sicuramente anche i più vivaci. Ci saranno i docenti più estrosi e divertenti nella seconda serata: Cristiano Malgioglio, Nino Frassica e Bianca Balti, che poi saranno gli unici disposti ad accompagnare la classe in gita. A loro seguirà un terzetto tutto al femminile: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, le supplenti di cui ci si innamora al primo appello, ma che usciranno presto di scena lasciando cuori infranti e delusioni cocenti. In quarta serata arriveranno poi Mahmood, l’ex studente che proprio non riesce a infrangere il legame con la sua scuola e ha fatto di tutto per tornarci (anche a insegnare!) e Geppi Cucciari, che con la sua sottile ironia, non risparmierà insufficienze e note in condotta, ma sempre con un sorriso rassicurante sulle labbra. Per il gran finale ci si affiderà invece agli “insegnanti” più giovanili, Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan, quelli che gli studenti rincorrono alla ricreazione e in sala professori per confidarsi e trovare saggi consigli sui drammi esistenziali. Per la parte laboratoriale, ci si affiderà a degli esperti del settore musicale: Jovanotti e Damiano David. Il primo, l’anticonformista che da più quadrimestri sta tentando di portare le sue classi a una visione attuale, andando oltre il flauto dolce, ma con dei confronti un po’ troppo azzardati paragonando Tony Effe a Mozart. Il secondo, il docente che sta affrontando il suo anno di prova (da solista) e cercherà conferme a ogni costo, ma su un palco familiare che gli ha già regalato il successo assieme ai Maneskin. L’auto-tune, che sarà utilizzato da alcuni degli artisti in gara e camufferà la voce manipolando le tonalità, è l’intelligenza artificiale che avanza e che nasconde sì le imperfezioni e le stonature, ma al tempo stesso uniforma anche la bravura, la genuinità e l’autenticità canora. La sfida non sarà sicuramente ad armi pari, per chi adopererà quest’artificio, come i bigliettini nascosti negli astucci o nei dizionari nei giorni di verifica. Nonostante tutto, il televoto, la giuria della sala stampa, la giuria tv e web e la giuria delle radio riunite in consiglio d’istituto, tenteranno di valutare e votare ogni concorrente, pubblicando pagelle severe e inappellabili. Che vinca il o la migliore!
Liana Benvegnù Music Addicted
