Medioevo puro. Medioevo dei nostri giorni. Medievali noi. Medievale l’atteggiamento di chi ha fatto ripiombare il mondo nei tempi oscuri.
Con la sostanziale differenza che nel Medioevo le crisi erano circoscritte, oggi sono tutte tendenzialmente globali. L’atteggiamento da Caino, resta pressoché lo stesso di sempre. Da una parte oggi l’intelligenza artificiale ci mostra un futuro-presente che ci proietta nel futuro (non sempre chiaro). Dall’altra viviamo un presente che non ha nulla di diverso dagli istinti e comportamenti tipici della nostra specie, sempre poco pacifici. Il problema semmai che oggi fa la differenza globalizzata, è quando le due realtà si saldano, creando quel mix esplosivo che stiamo sperimentando.
Se la pandemia – che sembra remota – c’è parsa come il punto più buio della storia recente, nella realtà, quel momento di chiusura è sembrato il momento in cui radunare le forze per pianificare il peggio che sarebbe arrivato: guerra in Ucraina, in Libano, in Iran, genocidio israelo-palestinese, per citarne alcuni. Hanno definito “operazione speciale”, “guerra lampo”, “operazione rising lion”, “i carri di Gedeone”, tutti quei conflitti annunciati come limitati nel tempo, quando invece vengono da lontano e hanno tempi di mesi e anni. Sotto il sole, dunque, non c’è nulla di nuovo, e anche se fuori tutto è tecnologicamente più affinato e distruttivo, gli “istinti primi” sono gli stessi che ci portiamo dentro. Ecco perché è giusto definire questi “tempi oscuri”. Con protagonisti sinistri e oscuri. Guardiamoli in faccia questi signori della guerra: non hanno più una corona o scettro. Non portano l’armatura o brandiscono una spada. Oggi arrivano con i loro aerei privati da milioni di dollari, usano i social, non alzano muraglie, ma sistemi radar stellari. Non c’è nulla di nuovo sotto il cielo umano. Perché l’uomo non è mai cambiato, sentendosi più figli di Caino che fratelli di Abele. Da sempre!