Da albergo per il pernottamento temporaneo a laboratorio permanente di idee e progetti, per rendere Padova una città sempre più inclusiva e solidale. Tolti i letti e le docce, quelle che una volta erano le camere dell’Ostello della gioventù di via Aleardi 30 a Padova sono diventate gli uffici di vari enti del Terzo settore, protagonisti di quello che sarà un lungo percorso di co-progettazione ambizioso, e anche piuttosto innovativo, tra il Comune e il Csv di Padova e Rovigo, che lavoreranno assieme per costruire uno “Spazio comune per una Padova inclusiva”. Si chiama Ostello delle Idee ed è stato inaugurato sabato 24 maggio di fronte a una folta rappresentanza sia degli enti del Terzo settore ospiti, sia della cittadinanza più allargata.
Due passi all’interno
Entrando nell’Ostello, i cartelli direzionali permettono da subito di intuire chi si aggiri per i lunghi corridoi dei due piani della struttura di via Aleardi. Passata la bussola di vetro dove prenderà sede la Consulta del volontariato di Padova, crocevia di alleanze tra associazioni del territorio, all’imbocco del corridoio al piano terra si possono incontrare un primo bagno gender neutral e quel che diventerà un baby point, punto per il cambio e l’allattamento di bebè. Superati anche quelli che diventeranno i due nuovi uffici del Sir (Servizi integrati in rete, ex Cisi), in quelle che erano le vecchie camerate per gli alberganti ci sono lo sportello di Avvocato di Strada Padova di fianco all’associazione La Strada Giusta, che contrastano l’emarginazione offrendo tutela legale e orientamento ai servizi sul territorio. Subito dopo, l’ufficio direzione e presidenza de La Ginestra, cooperativa che rende i conflitti meno insormontabili e più umani grazie al ricorso ai molteplici strumenti della giustizia riparativa. Adiacente c’è Amref Health Africa, associazione di promozione della salute fisica e mentale tra le popolazioni africane, attività ben raccontata nel corso dell’inaugurazione da Perfection, l’ambasciatrice del progetto “Y-ACT”, attraverso le note di un brano musicale da lei composto, che recita «stop cutting girls, stop FGM» (Female genital mutilation). In fondo, in una stanza doppia ben arredata e accogliente, Refugees Welcome Italia, che con il programma Buddies dice che un rapporto alla pari tra persone rifugiate e locali è possibile, e che grazie all’Ostello delle Idee ha per la prima volta una sede a Padova. Dopo il lungo giro scale, superata la svolta a destra che condurrebbe al grande stanzone adibito a “Spazio comune”, si incontrano i tre uffici di Xena, Centro scambi e dinamiche interculturali che va oltre i confini nazionali e si sofferma sulle opportunità educative offerte in tutta Europa. Oltre la stanza che ospiterà presto l’ufficio del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale e della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera, entrambi sportelli del Comune, si ecco gli altri due uffici de La Ginestra, nella fattispecie per colloqui penali e sociali o scolastici. Infine, la redazione extra moenia di Ristretti Orizzonti dell’associazione Granello di Senape Padova, per dare spazio a una voce che non si sente mai, quella delle persone detenute; infine Tangram, che davanti a un piccolo rinfresco accompagnato da un sottofondo musicale ha raccontato che l’inclusione è un vero e proprio tangram (rompicapo cinese) di solidarietà e speranza.
I saluti istituzionali
«Siamo orgogliosi di questo progetto – commenta l’assessora al Sociale del Comune di Padova Margherita Colonnello – Uno spazio della nostra città ritrova una seconda vita, diventa luogo vissuto dalle forze che si occupano della solidarietà, del sostegno alle persone e questo è un bel risultato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare quest’ulteriore opportunità, frutto della collaborazione tra istituzioni, volontariato sociale, terzo settore, cittadini e cittadine, per continuare ad essere città educante e comunità aperta che favorisce processi di inclusione sociale, a più livelli, con sempre nuovi legami solidali».
«Abbiamo aperto alla cittadinanza le porte di una struttura innovativa, che si propone come crocevia di esperienze e proposte di crescita e inclusione da ogni parte del territorio – esclama Silvia Bonanato, consigliera del Csv di Padova e Rovigo – Se il Centro Servizio Volontariato è il bacino di servizi personalizzati, offerti per aiutare le associazioni a crescere e a camminare insieme, l’Ostello delle Idee diventerà la fucina dove trasformare i bisogni della comunità in risposte concrete e tangibili, sotto forma sia di azioni individuali, sia di attivazioni collettive».
«Ci tenevo a esserci – esclama il vicensidaco Andrea Micalizzi – Questo spazio, simbolo del cambiamento più recente vissuto dalla città, vede nella sua riqualificazione un traguardo ma anche un punto di partenza: le associazioni che lo abitano si impegnano quotidianamente per una Padova accogliente, in grado di accompagnare e integrare, e si coordinano fra loro con sinergia». Nel portare i saluti del sindaco Sergio Giordani e dell’amministrazione tutta, gli fa subito eco Francesca Benciolini, assessora ai Diritti umani, che precisa trattarsi di una gioia condivisa da tutti i settori. Manish Saini, presidente della Commissione Stranieri di Padova, è fiero di sentirsi parte di un «ostello, casa per realtà accoglienti e desiderose di pace». Di una comunità che si articola intorno a uno spazio condiviso, come la sala comune del primo piano, parla anche Cristina Piva, assessora al Volontariato, che concorda sul trattarsi di un «passo verso l’inclusione e la pace che vogliamo».
articolo scritto in collaborazione con il Csv di Padova e Rovigo