Tav: segno di contraddizione di una città che ha bisogno di ritrovare unità

Entrare nel merito del dibattito è ormai quasi impossibile. Chi non vuole la Tav inserisce questa opzione all’interno di un modello articolato di "sviluppo sostenibile" che guarda a un futuro di lungo periodo; mentre i favorevoli al treno veloce guardano ad un "presente" in cui il rischio che il Piemonte rimanga tagliato fuori dalle grandi vie di comunicazione europee è molto concreto – invece che da Lione e Torino il treno potrebbe passare da Marsiglia e Genova oppure, a Nord, da Lione, Ginevra e Losanna…