Fatti
Tutti i veneti eletti in parlamento
Oltre alla presidenza della Camera ricoperta dal leghista Lorenzo Fontana, la nostra regione conta tre ministeri e tre sottosegretariati. Numerosi anche gli incarichi nelle commissioni
Oltre alla presidenza della Camera ricoperta dal leghista Lorenzo Fontana, la nostra regione conta tre ministeri e tre sottosegretariati. Numerosi anche gli incarichi nelle commissioni
L’insediamento del Governo, guidato dalla presidente Giorgia Meloni, degli uffici di presidenza e delle commissioni permanenti di Camera e Senato ha regalato al Veneto un consistente pacchetto di poltrone: oltre alla presidenza di Montecitorio, tre ministri e tre sottosegretari. Nella graduatoria degli scranni conquistati nell’esecutivo di destra- centro, la nostra regione si colloca al terzo posto, dietro al Lazio (undici poltrone: il presidente del Consiglio, quattro ministri, due viceministri e quattro sottosegretari) e alla Lombardia (nove posti: cinque ministri e quattro sottosegretari. A quota sei (alla pari con il Veneto) troviamo anche l’Emilia-Romagna, che conta due ministri, due viceministri e due sottosegretari; Piemonte e Campania si accontentano di cinque poltrone. Ecco allora il quadro completo delle nomine che interessano la nostra regione e la mappa delle commissioni delle quali faranno parte i nostri parlamentari. Al Governo. Dell’esecutivo Meloni fanno parte il ministro delle Imprese e del Made in Italy (ex Sviluppo economico), Adolfo Urso (Fdi); il ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati (Forza Italia); il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (Fdi). I sottosegretari sono i leghisti padovani Massimo Bitonci (Imprese e Made in Italy) e Andrea Ostellari (Giustizia); il meloniano di Verona Gianmarco Mazzi (Cultura). Alla Camera. Il presidente dell’emiciclo di Montecitorio (terza carica dello Stato) è il veronese Lorenzo Fontana. Ai veneti toccano una presidenza di commissione e cinque vicepresidenze. La deputata padovana Elisabetta Gardini (Fdi) è iscritta alla commissione Affari costituzionali insieme al coordinatore regionale della Lega Salvini Premier Alberto Stefani, sindaco di Borgoricco. Ciro Maschio, avvocato veronese di Fratelli d’Italia, è invece al timone della commissione Giustizia, di cui è segretario il parlamentare padovano Alessandro Zan (Pd). Tra i componenti la leghista asolana Ingrid Bisa. Ai lavori della commissione Affari Esteri e comunitari partecipano il leghista trevigiano Dimitri Coin e ancora la meloniana Elisabetta Gardini (in sostituzione del sottosegretario Edmondo Cirielli). Vicepresidente della commissione Difesa è l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, esponente del Pd, eletto nel collegio Veneto 1. In commissione Cultura, Scienze e Istruzione siede, come vicepresidente, la giornalista romana Valentina Grippo, che è stata eletta in Veneto 1 per Azione-Italia Viva-Renew Europe. Della commissione Ambiente, Territorio, Lavori pubblici fanno parte il leghista vittoriese Gianangelo Bof, il forzista estense Piergiorgio Cortelazzo, che intanto mantiene la presidenza del cda di Acque Venete spa, e la veneziana Marina Semenzato di Noi Moderati-Maie. L’ex sindaco di Verona, il forzista Flavio Tosi, è il nuovo vicepresidente della commissione Trasporti, che si occupa anche di Poste e Telecomunicazioni. Tra i componenti anche il leghista vicentino Erik Pretto. Giorgia Andreuzza, salviniana di Treviso, è stata assegnata alla commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, dove operano pure il pentastellato padovano Enrico Cappelletti e il meloniano berico Silvio Giovine (il quale farà parte, a scavalco, anche della commissione Lavoro pubblico e privato). Luana Zanella, parlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra, è vicepresidente della commissione Affari sociali, dove troverà l’ex ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, esponente dei renzian-calendiani, e Arianna Lazzarini, sindaco di Pozzonovo, al secondo mandato parlamentare con la Lega Salvini Premier. Maria Cristina Caretta, esponente vicentina di Fratelli d’Italia, è la vicepresidente della commissione Agricoltura, cui è iscritta pure Marina Marchetto Aliprandi (Fdi). La venticinquenne trevigiana Rachele Scarpa (Pd) impernierà la sua attività parlamentare sulle Politiche dell’Unione Europea. Quanto ai gruppi parlamentari, Luana Zanella è presidente di Alleanza Verdi e Sinistra. Elisabetta Gardini è la vicepresidente del gruppo di Fdi. Dimitri Coin è il vicepresidente del gruppo della Lega. Enrico Cappelletti è il delegato d’aula del M5S. Senato. A Palazzo Madama i veneti hanno ottenuto una presidenza di commissione e tre vicepresidenze. Vicepresidente della commissione Affari costituzionali è il veronese Paolo Tosato. Il senatore vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia) è vicepresidente della commissione Politiche dell’Unione europea. Andrea Crisanti (Pd) è segretario della commissione Cultura. Il bellunese Luca De Carlo, commissario veneto di Fdi, guida la commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. La vicentina Daniela Sbrollini (Azione-Italia Viva-Renew Europa) è vicepresidente della commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale. La vicentina Erika Stefani (Lega) fa parte della giunta provvisoria per la verifica dei poteri e dell’ufficio di presidenza di Palazzo Madama in qualità di segretario. Antonio De Poli è stato confermato nell’incarico di senatore-questore ed è il capogruppo di Civici d’Italia-Noi Moderati- Maie. L’ex consigliere regionale Raffaele Speranzon è il vicecapogruppo di Fdi, mentre l’ex europarlamentare vicentina Mara Bizzotto è il vicepresidente vicario della Lega. Beatrice Lorenzin, già ministro della Salute, eletta in Veneto, è la vicepresidente del gruppo del Pd. Aurora Floridia, veronese di Malcesine ed esponente dell’Alleanza Verdi e Sinistra, è la vicepresidente del gruppo Misto. Infine l’elezione al Senato di Carlo Calenda ha consentito all’ex sindaco di Vicenza, il democratico Achille Variati, di approdare al Parlamento Europeo.
«L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e la stagione dei compiti per casa. Il progetto dell’autonomia entra nel vivo e prende sempre più forma. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni, indispensabili per procedere verso la delega di poteri alleRegioni. Significa realizzare un progetto in linea con la Costituzione, nell’ottica della solidarietà e della sussidiarietà nazionale». Sono le parole di Luca Zaia in riferimento alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni annunciata lunedì 28 novembre dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.
Oltre il 96 per cento dei dipendenti comunali in Veneto ha più di 35 anni di età. Il dato emerge da una ricerca di Openpolis. Addirittura un Comune su due (il 48,5 per cento) non ha neppure un giovane all’interno del suo organico.