La figura del patrono, però, era forse poco vivida nella comunità. Si tratta, infatti, di un santo dalle origini molto antiche e perciò poco conosciuto tra i credenti, eppure ogni anno a Urbana viene ricordato con una festa molto partecipata. Quest’anno l’occasione di riflettere su questa figura di monaco ed eremita che, infine, diventa vescovo, è venuta anche dalla scelta fatta dal parroco don Romano Cavalletto di far realizzare una statua in vetroresina con delle caratteristiche artistiche capaci di avvicinare questa figura mistica alla comunità dei credenti. E’ stato così possibile portare questo simbolo in processione lungo le vie del paese, un gesto di testimonianza antico che, come ha affermato il parroco, «va recuperato come atto di fede e di testimonianza».