La Presidenza della Cei ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che ha colpito l’Indonesia.
Tre storie di solidarietà tra le macerie dei villaggi terremotati croati della regione di Sisak. Piccoli gesti che fanno grande un popolo in difficoltà
Sono oltre 340 milioni i cristiani nel mondo perseguitati a causa della loro fede: è quanto emerge dalla World Watch List 2021, pubblicata oggi da Porte Aperte onlus, e che prende in esame il periodo che va dal 1 ottobre 2019 al 30 settembre 2020. In questi 12 mesi sono stati 4.761 i fedeli uccisi, 4.277 quelli arrestati senza processo, 1.710 i rapiti. La lista dei 50 Paesi dove i cristiani vengono maggiormente perseguitati
Mentre Israele va avanti con il suo piano di vaccinazione, che lo colloca in testa alla classifica dei Paesi con la più alta percentuale di vaccini effettuati, l'Olp, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina denuncia lo Stato ebraico di "apartheid medico". Israele, lamenta l’Olp, fornisce i vaccini ai “coloni che occupano illegalmente la terra palestinese” ma non ai palestinesi dei Territori occupati come prevede il diritto internazionale umanitario. Analoga denuncia arriva anche da 10 organizzazioni umanitarie internazionali, israeliane e palestinesi.
Il 5 marzo, subito dopo l'arrivo a Baghdad e il saluto delle Autorità irachene, Papa Francesco sarà nella cattedrale siro-cattolica "Nostra Signora della salvezza", luogo simbolo della Chiesa irachena. Qui, infatti, il 31 ottobre del 2010, un gruppo di terroristi sferrò un attacco in cui rimasero uccisi 48 fedeli, tra i quali due sacerdoti. Nessuna conferma, per adesso, dell'incontro tra il Pontefice e la guida sciita, Al-Sistani a Najaf.
Domenica 10 gennaio, festa del Battesimo di Gesù, i francescani torneranno a celebrare la messa nella chiesa di san Giovanni Battista a Qasr Al-Yahud, sul luogo dove la tradizione situa il battesimo di Cristo. L'ultima celebrazione risale al 7 gennaio 1967. Dopo la Guerra dei Sei Giorni, l'area fu occupata da Israele e divenne zona minata. Dopo lo sminamento quello che prima era un campo di battaglia ora è diventato un luogo di pace
A 9 giorni dal forte terremoto che ha colpito la Croazia la macchina dei soccorsi non si ferma. Nonostante le scosse siano continue e rendano le operazioni di aiuto difficoltose, Esercito, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Polizia e Forze locali stanno raggiungendo anche i villaggi più lontani, dove nemmeno le strade arrivano. Con loro i volontari della Caritas di Sisak che mentre distribuiscono cibo, kit igienici, materiali da costruzione si fermano anche ad ascoltare la popolazione terremotata. Ad oggi il bilancio del sisma parla di 8 vittime, l'ultima è un volontario morto durante un'operazione di soccorso, decine di feriti, 20mila sfollati
Visita di solidarietà, ieri, nella diocesi di Sisak dell’arcivescovo di Zagabria, card. Josip Bozanić, accompagnato dai suoi vescovi ausiliari, mons. Ivan Šaško e mons. Mijo Gorski.