Ondata dopo ondata, anche la sanità padovana è contagiata dall’effetto Covid.
Ogni giorno ci si cura sempre meno del servizio pubblico ai limiti del collasso. Ogni settimana contano più i colori della libertà individuale rispetto alle strategie sulla salute collettiva. Fra Natale e Capodanno, però, il governo dell’emergenza sta già cambiando...
A Kara Tepe, il nuovo campo profughi che a Lesbo da settembre ospita 7 mila profughi (di cui 2.500 minori) dopo l'incendio divampato a Moria, le condizioni restano disumane. Un altro anno sta per cominciare e l'Europa resta immobile di fronte alla tragedia di migliaia di esseri umani scampati a guerre, carestie e violenze.
Tutte le cifre. Ecco quanto costa distretto per distretto ogni anno, alla sanità padovana il supporto necessario delle strutture private. Cifre da rivedere al rialzo visto il blocco delle prestazioni causate dalla pandemia
Nei giorni scorsi un gruppo di giovani della campagna Lesvos calling sono ripartiti da Nordest per l'isola egea per incontrare i migranti nel nuovo campo profughi di Kara Tepe, allestito da Unhcr dopo che lo scorso 9 settembre è andato alle fiamme quello di Moria.
Sono 91 le infrazioni compiute dall'Italia ai danni del diritto comunitario: 69 violano le leggi dell'Unione Europea e 22 si riferiscono al mancato recepimento delle direttive comunitarie. Se il nostro Paese non sana quanto prima la situazione corrente, le infrazioni presto diventeranno multe, salate, da pagare all'Europa.
Dopo la devastazione del campo profughi di Moria a causa delle fiamme dolose della scorsa settimana, una parte dei migranti ha trovato sistemazione in un nuovo campo con forniture Unhcr a Kara Tepe che è stato ufficialmente presentato come provvisorio. Ma qualche dubbio sorge inevitabilmente.
Intanto, si aspetta la risposta, ancora una volta tardiva, dell'Europa.
Sono 13 mila le persone che non sanno dove andare. L'Unione Europea ha già previsto il trasferimento di 400 minori non accompagnati verso la terraferma greca. La tragedia, comunque, era stata annunciata da tempo.
Dal punto di vista amministrativo-burocratico, c’è la delibera del direttore generale Luciano Flor (numero 873, datata 29 giugno) che istituisce la nuova Unità Operativa.