Germania Dalle elezioni di domenica 25 giugno potrebbe uscire il primo sindaco del partito di estrema destra AfD. E il cancelliere Scholz progetta un Paese “ex pacifista”
Si alza il sipario sulla nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto. Quest'anno sarà dedicato a Giorgio Ferrara, direttore artistico e regista cinematografico scomparso lo scorso 18 maggio a Roma.
Con una dedica speciale al maestro Giorgio Ferrara, il Teatro Stabile del Veneto alza il sipario della stagione 2023-2024 presentando un cartellone con 39 produzioni, 100 artisti per oltre 160 giornate di spettacoli
Una raffica di diapositive, ma un’unica certezza: «Il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) è un bene preziosissimo di cui forse non sappiamo apprezzare le virtù» scandisce Giuseppe Remuzzi, 74 anni, direttore dell’Istituto Mario Negri.
Lo sguardo al Paese nordafricano di due volontarie appena rientrate: il rischio della svolta autoritaria, sindaci deposti, sale la disoccupazione e aumenta l’odio verso gli stranieri
Erede della creatività nell’attivismo culturale con Luther Blissett, una laurea in Storia a beneficio delle “storie oblique” del collettivo Wu Ming, all’anagrafe è Roberto Bui di 53 anni con la provincia ferrarese nel sangue.
A Padova, il 5 maggio 2023, a cavallo della presentazione di Ufo 78 (Einaudi) alla libreria La formadelibro con il reading spettacolare da Stria in Piazzetta Gasparotto, regala un’originale riflessione sul lavoro.
Il Teatro Stabile del Veneto alla luce dell’ultimo bilancio dimostra, con il valore della produzione, come un’istituzione culturale pubblica possa avere i conti in ordine e ambizioni nazionali. All’orizzonte si profila (con i passaggi tecnici nei Comuni di Venezia, Padova e Treviso, in Regione, nelle Camere di commercio e con Confindustria Veneto Est) la trasformazione del Tsv in fondazione. E sul palcoscenico del Verdi arriveranno nuove sorprese nella stagione 2023-24 che verrà presentata prima dell’estate.
Sono 21 Ambiti territoriali sociali attualmente presenti in Veneto e finora hanno operato in modo tutt’altro che uniforme. L’impegno della Regione, invece, è quello di uniformare i servizi sociali con un unico soggetto presente nel territorio e dotato di personalità giuridica.Una programmazione intercomunale che, però, potrebbe escludere proprio alcune realtà: 130 dei 563 Municipi non sarebbero più in grado di garantire assistenza ai loro cittadini