Gianni Borsa

Gianni Borsa

Storia della Democrazia cristiana: partito-Stato e partito-società

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve oggi al Quirinale Guido Formigoni, Paolo Pombeni e Giorgio Vecchio, autori del volume “Storia della Democrazia cristiana. 1943-1993”. Abbiamo rivolto alcune domande a Vecchio entrando nel merito della pubblicazione. "Un partito unitario, ma plurale, che ha contenuto in sé anime diverse, da quelle più riformiste a quelle più conservatrici, tenute insieme - afferma lo storico - dal collante del potere (cosa innegabile), ma anche dalla consapevolezza di avere delle responsabilità politiche collettive". Il nodo dei rapporti con la gerarchia ecclesiale

Mons. Crociata: “Unione europea, servono passi avanti più decisi”

Il presidente della Comece è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Durante l’incontro sono stati affrontati temi di grande attualità: conflitti e pace, accoglienza migranti, prossime elezioni del Parlamento europeo. “Necessario superare gli egoismi di parte”. Il voto di giugno “è un passaggio critico”; viene messa alla prova – dice il vescovo – la possibilità di giungere a “una maggioranza che sappia guardare seriamente al futuro dell’Ue”. Ma incombe “il quesito su quanti cittadini si recheranno alle urne"

Parlamento Ue: difesa dei diritti… e qualche equivoco di fondo

L'Euroassemblea ha votato durante la scorsa plenaria a Strasburgo una risoluzione sulla situazione dei diritti nell'Ue27. Molteplici gli allarmi lanciati: dalla necessaria difesa della democrazia alla violenza di genere, dalle discriminazioni verso alcune categorie sociali agli spyware. Poi riecco dubbie sottolineature, fra cui il cosiddetto "diritto all'aborto"

Elezioni europee. Il 9 giugno non è lontano. E ci giochiamo un pezzo di futuro

Mentre il Parlamento europeo è impegnato a chiudere iter legislativi e dossier politici prima della campagna elettorale, non sembra per ora decollare un ampio e approfondito dibattito in Italia su ruolo, funzioni, poteri e risultati del processo di integrazione europea. Eppure è ormai evidente che le decisioni assunte in sede Ue hanno a che fare con la vita dei cittadini, delle imprese, degli enti locali, delle società dei 27 Paesi aderenti. Informazione e partecipazione potrebbero essere un antidoto all'euroscetticismo dilagante