La Segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejcinovic Buric, spiega al Sir gli obiettivi del vertice degli Stati aderenti all'organizzazione che ha sede a Strasburgo. “Il Summit deve rispondere a diverse domande. La prima è come continuare a essere all’altezza della sfida della guerra in Ucraina. Inoltre abbiamo bisogno di ribadire il nostro impegno a favore dei valori del Consiglio d’Europa, perché c’è stato un regresso della democrazia; i diritti umani e lo stato di diritto sono stati rimessi in discussione in alcune regioni del continente”
“Il futuro non appartiene ai nostalgici. E non appartiene certo ai revisionisti che sognano la gloria nazionale o la sete di potere imperiale. Il passato non trionferà sul futuro: il nostro futuro è l’Unione europea”.
Il 9 maggio, Festa d'Europa, ricorda la Dichiarazione Schuman del 1950, pietra miliare della costruzione comunitaria. La pace, alla base del cammino unitario, è minacciata: per salvaguardarla occorrono determinazione politica, coesione e riforme. Le parole di Roberta Metsola (Parlamento Ue), Olaf Scholz (cancelliere tedesco) e mons. Crociata (Comece)
La plenaria dell’Europarlamento è iniziata nel pomeriggio a Strasburgo con un minuto di silenzio che la presidente Roberta Metsola ha chiesto all’emiciclo per ricordare le giovani vittime dei due attacchi avvenuti a Belgrado il 3 e 5 maggio.
Una serie di eventi tragici hanno portato nei giorni scorsi i riflettori sulla metropoli lombarda. La storia consegna una società laboriosa e generosa, ma emergono violenza, sopraffazioni, disagio, solitudini… Il giornalista Piero Colaprico afferma: “Ci sono segnali nuovi e preoccupanti. La ricetta è più umanità e più intelligenza da parte di tutti, anche e soprattutto della politica nazionale”. Migranti, giovani e periferie: nuove frontiere su cui vigilare e agire
L'esposizione di alcuni scatti della fotografa svedese Elisabeth Ohlson nella sede dell'Europarlamento a Bruxelles suscita reazioni contrastanti. Ma ripetitività e rischio-banalità appaiono altrettanto preoccupanti della mancanza di rispetto di una fede religiosa e di chi, su quella fede, fonda la propria esistenza
Nel 2022, nell’Ue sono state prese 632.360 decisioni di primo grado sulle domande di asilo e altre 218.260 decisioni definitive a seguito di ricorso o riesame.