“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento che siate venuti così numerosi a rendere grazie al Signore per la beatificazione di Armida Barelli, avvenuta un anno fa a Milano”.
Rimane in salita il cammino del nuovo Patto per la migrazione e l’asilo da lungo tempo in itinere nelle sedi istituzionali europee. L’obiettivo è il varo delle nuove disposizioni prima delle elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento previste nella primavera 2024. Ma ogni tappa trova ostacoli.
“La città che vedo, la città che sogno”: è il titolo del contributo portato dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, al “Rapporto sulla città 2022 – La Milano che siamo, la Milano che sogniamo”, presentato oggi alla Fondazione Ambrosianeum. Frutto di discipline scientifiche e di testimonianze, il Rapporto è il trentesimo della serie e racconta la metropoli lombarda con sguardo attento al vissuto delle persone, alle relazioni sociali e interpersonali, ai mutamenti economici e culturali, alle prospettive comunitarie.
Le sfide cui è sottoposta la politica comunitaria sono davvero molteplici. In alcuni casi si procede a ranghi serrati, in altri emergono divisioni soprattutto tra gli Stati membri. La storia pone sempre nuovi scenari da affrontare: i Ventisette sapranno essere all'altezza della situazione?
“La presidenza del Consiglio e la Commissione hanno informato il Consiglio europeo in merito ai progressi compiuti nell’attuazione delle sue conclusioni del 9 febbraio 2023 in materia di migrazione. Ricordando che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea, il Consiglio europeo chiede la rapida attuazione di tutti i punti concordati. Riesaminerà tale attuazione nel mese di giugno”.
“Alla riunione straordinaria del Consiglio europeo del mese scorso abbiamo concordato di rafforzare il nostro lavoro con una serie ambiziosa di misure operative sulla migrazione e la gestione delle frontiere. In vista della nostra prossima riunione, vorrei aggiornarvi sui progressi compiuti”.
Tutto pronto a Milano, tra i Bastioni di Porta Venezia e piazza Duomo, per la manifestazione nazionale di Libera in ricordo delle vittime delle mafie. Migliaia di persone stanno affluendo in città: moltissime le scuole, tanti i sindaci con fascia tricolore e gonfaloni.
Il naufragio di Cutro interroga anche il Parlamento europeo. Tra gli eurodeputati italiani c'è Pietro Bartolo, per 30 anni medico di Lampedusa che guarda al fenomeno migratorio come un'opportunità. Ma non dimentica la tragedia dei morti nel Mediterraneo. "Sappiamo benissimo che l’Europa è un continente vecchio, fra qualche anno saremo una Rsa. Quindi abbiamo bisogno di queste persone che ci possono aiutare a risolvere i nostri problemi di natura demografica, economica, culturale, di tutti i tipi"
L’anno scorso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che dichiara il 15 marzo Giornata internazionale per la lotta all’islamofobia. Al Consiglio d’Europa consideriamo questo importante sviluppo come un passo risoluto della comunità internazionale nella lotta contro il razzismo e l’odio contro i musulmani, nonché tutte le forme di discriminazione contro i musulmani”.