Il 9 maggio, Festa d'Europa, ricorre il 75° anniversario della Dichiarazione Schuman che diede inizio al processo d'integrazione economica e politica, cominciato con la Ceca, passato per la Cee e giunto all'attuale Ue. L'Europa di oggi, pur restando fedele a quelle origini, deve trovare nuove risposte alle sfide emerse che minano la pace e lo sviluppo e mettono in discussione il cammino verso l'unità continentale
“Tornerà presto il sole”, scriveva il giovane milanese ai propri familiari dal carcere di San Vittore. Tale speranza per lui non si realizzerà e verrà fucilato a Fossoli il 12 luglio 1944. Cresciuto nell’Azione cattolica e nella Fuci, durante gli anni della seconda guerra mondiale si attiva per le persone povere e disagiate, inserendosi poi nell’attività resistenziale con le Fiamme Verdi di Teresio Olivelli. Fino al sacrificio della vita. Un libro, pubblicato alla vigilia del 25 aprile, ne ricostruisce il tratto umano e spirituale
L'eurocentrismo è consegnato al passato. Ora i Ventisette hanno di fronte scenari inediti, rispetto ai quali si possono serrare i ranghi oppure rischiare l'implosione. Le risposte sono - forse - più vicine di quanto si pensi
Lo studioso dell'Università di Milano, editorialista di "Avvenire", segue passo passo le decisioni italiane ed europee per far fronte al fenomeno migratorio. Non di rado solleva le sue obiezioni, con un occhio di riguardo per il rispetto dei diritti umani. Sulla recente proposta della Commissione Ue sui rimpatri parla di una "Guantanamo europea"
“Gli Stati membri dell’Ue hanno votato oggi a favore della proposta della Commissione europea di introdurre contromisure commerciali contro gli Stati Uniti”.
L'amministrazione statunitense sta assumendo decisioni che turbano i mercati e il commercio internazionale e alimentano tensioni su scala globale. I dazi colpiscono tutti: aziende, lavoratori, consumatori. La Commissione Ue corre ai ripari e minaccia l'uso dello "Strumento anti-coercizione", una serie di misure per proteggere gli interessi europei. Ma di cosa si tratta?
Le ritorsioni commerciali di Trump rischiamo di generare pesanti contraccolpi in Europa su imprese, lavoratori, consumatori. La presidente della Commissione non chiude le porte al negoziato, ma prova a far sentire la voce dei Ventisette. Intanto rafforza i legami con altri partner economici e punta a mettere al sicuro il mercato unico
L’amministrazione Trump dichiara la “guerra commerciale” al mondo intero. Nello show mediatico di Washington il presidente Usa annuncia dazi al 20% all’Unione europea, 34% alla Cina, 24% al Giappone, 10% al Regno Unito.
Giovanni Paolo II ha dedicato un'infinità di discorsi, esortazioni e viaggi alla costruzione della "casa comune". E negli anni turbolenti che precedono la caduta del Muro di Berlino rivolge uno storico discorso al Parlamento europeo a Strasburgo. La vocazione alla pace e alla democrazia dell'Europa, la difesa dei diritti fondata sulla dignità della persona, la necessaria apertura alla trascendenza. Con una moderna rivisitazione della laicità della politica