Italiano di nascita e di formazione, master alla London School of Economics e dottorato al King’s College, oggi docente di Public Management, Edoardo Ongaro vive sull’isola con la famiglia. Al Sir racconta la vita quotidiana e le incertezze della politica britannica di fronte al coronavirus: il governo della Brexit sembra aver perso preziose settimane. “In futuro – dice – trarremo insegnamenti dagli errori commessi, per essere persone migliori, più fraterne, più umane”
Il giornalismo è a una svolta, chiamato alla prova dall'emergenza Covid-19. "Tanti colleghi, fra cui quelli dei media cristianamente ispirati, stanno mettendo in campo - afferma al Sir il direttore di Avvenire - un’informazione che vorrebbe aiutare a 'leggere' i diversi risvolti della pandemia, a vederne i contorni italiani e internazionali. E a comprendere che non se ne esce da soli, ma insieme". Lo smart working, la versione digitale free, i problemi di distribuzione postale. Le difficoltà non mancano, ma le notizie di qualità sono più che mai necessarie. Il ruolo del governo, l'azione dell'Unione europea
Il Covid-19 si sta ormai diffondendo in tutti i Paesi del vecchio continente. Ma le iniziative assunte dai governi nazionali non appaiono coordinate fra loro, rischiando di compromettere la risposta all'epidemia. Ancora una volta appare necessaria un'azione che si avvantaggi della regia dell'Unione europea
“Faremo tutto il necessario per sostenere gli europei e l’economia europea”: lo ripete più volte Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, mentre illustra, a Bruxelles, le misure definite per rispondere all’emergenza Covid-19.
Sacerdote da 27 anni, parroco a Moniga del Garda (diocesi di Verona), don Giovanni Berti affida ai suoi disegni una rilettura molto comunicativa del Vangelo e della cronaca. Ogni vignetta richiede però riflessione, un po’ di coraggio e… una certa dose di prudenza. Spiega al Sir: "anche in questi tempi difficili, dove alziamo comprensibili muri di paure e di ansietà, penso che l’ironia serva per rimetterci in contatto reciprocamente con un sorriso, ‘smontando’ le paure e guardandole dal di dentro per depotenziarle"
Giornalista, 30 anni, vive a Milano e lavora alla tv svizzera. Ma dopo un fine settimana a casa è stato costretto a una prudenziale quarantena e, al momento, non ha accesso alla redazione. Al Sir racconta le videochiamate con genitori e amici che sono al di là del check point. "Mi mancano le piccole cose che danno ritmo alla quotidianità: il viaggio in treno, il lavoro, le partite di calcetto, la messa della domenica. Dovremo trovare un nuovo equilibrio, ma le indicazioni delle autorità vanno seguite senza esitazioni". Poi un auspicio: "quando tutto sarà finito, spero che tante persone vengano a fare un giro a Bertonico, Codogno, Maleo, Casalpusterlengo... Da noi si vive bene"
Le questioni sanitarie, la politica estera, le migrazioni, l’istruzione e la ricerca, “problematiche evidentemente di natura sovranazionale per dimensione e risorse da impiegare, non sono di competenza dell’Unione”. Lo chiarisce Piero Graglia, docente di Storia dell’integrazione europea all’Università degli Studi di Milano, interrogato dal Sir su coronavirus e profughi siriani provenienti dalla Turchia verso i confini greco e bulgaro. “Il sistema è sbilanciato – osserva –: molta integrazione in campo economico e commerciale ma pochissima in campo politico”. Così l’Ue resta il bersaglio preferito dei populisti, “travestiti da patrioti”, che però fanno il gioco di Usa, Russia e Cina
Nei giorni in cui l'Ue è sotto assedio, fra emergenza migratoria dalla Turchia e coronavirus Covid-19, la commissione Affari costituzionali dell'Eurocamera affida uno studio su “istituzioni e interferenze straniere”, “difesa della democrazia liberale”, “integrità delle elezioni europee”. Emerge, ancora una volta, la minaccia che giunge da un uso distorto di internet verso le istituzioni democratiche, nazionali e comunitarie, e in particolare al peso che la disinformazione può esercitare sui cittadini nei momenti elettorali