Gigliola Alfaro

Gigliola Alfaro

Coronavirus a Bergamo e Provincia. Don Santus: “Viviamo una sofferenza straziante ma siamo sostenuti dalla fratellanza e dalla fede”

Bergamo e Provincia ha, in questo momento, il più alto numero di contagi: 4.645 persone hanno contratto il virus secondo i dati forniti il 19 marzo alle 17 dalla Protezione civile. Un numero, probabilmente, al ribasso, come ci spiega un giovane parroco di Caprino Bergamasco: sono tantissimi, infatti, gli anziani che muoiono in casa con sintomi che sono chiaramente riconducibili al coronavirus ma che non sono stati accertati perché magari non hanno avuto la tosse o la febbre. Di fronte a questa tragedia immane, la testimonianza dei sacerdoti, la dedizione di medici e infermieri, la solidarietà tra la gente non fanno morire la speranza

Coronavirus Covid-19 in Africa. Don Carraro (Cuamm): “Qui si gioca tutto sulla prevenzione. Sarebbe un disastro la diffusione del contagio”

Finora si conta un numero di casi ridotto, 476 alla mattina di mercoledì 18 marzo, per un Continente così esteso. I sistemi sanitari, molto fragili, non potrebbero reggere l'onda d'urto della diffusione dell'epidemia. In molti Paesi non ci sono personale, equipaggiamento, attrezzature, farmaci adeguati, capacità di diagnosi. L'impegno di Medici con l'Africa Cuamm in questa battaglia

Coronavirus Covid-19, rivolta nelle carceri. Don Grimaldi: “È il momento della responsabilità per tutti, anche per i detenuti”

Mentre in tutta Italia si registrano violenze negli istituti penitenziari, l'ispettore generale dei cappellani rivolge un appello ai detenuti a rispettare le regole che tutti gli italiani devono condividere per ridurre la diffusione del contagio. Al tempo stesso, il sacerdote rivolge un pensiero grato a chi si trova in prima fila per fermare le violenze e chiede a chi ha il potere di decidere di assumere anche scelte impopolari per il bene di tutti. Ai cappellani, che, nel rispetto delle norme del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, possono entrare nelle carceri la richiesta di far sentire la vicinanza della Chiesa in questo difficile momento

Ragazzo ucciso a Napoli durante una rapina. Don Pagano: “Serve un patto educativo per intercettare la ‘paranza degli invisibili’”

Nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo un quindicenne, con un complice diciassettenne, tenta di rapinare un giovane di poco più grande di lui. Non sa che è un carabiniere in borghese, che, minacciato da una pistola giocattolo, ma uguale a una vera, spara. Il primo è morto, il secondo ora indagato per omicidio volontario. Il fenomeno delle baby gang nel capoluogo partenopeo è un problema molto serio, agevolato da subculture nelle quali la legalità non ha alcun valore, anzi. Abbiamo sentito su questa realtà il cappellano dell'Istituto penitenziario per minori di Nisida

Quaresima 2020. Don Patriciello: “Siamo polvere che può diventare concime per far germogliare semi di pace, speranza e amore”

In questo tempo forte, evidenzia il parroco di Caivano simbolo della lotta della popolazione contro l’inquinamento ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi, "prendiamo atto del nostro limite. Anche quello che sta avvenendo in questi giorni con il Coronavirus lo dimostra: se fosse stato un gigante, noi ci saremmo difesi con più facilità, contro un gigante è possibile andare, eppure, invece, contro l’immensamente piccolo come può essere il virus o anche un atomo ci ritroviamo ancora una volta a mani nude. Questo ci dovrebbe insegnare l’umiltà. Noi siamo grandi e siamo terribilmente fragili. Per eliminarci non ci vuole la bomba atomica né che il sole ci caschi in testa. Basta un virus invisibile per fare una strage"

Carlo Acutis futuro beato. La mamma: “Ha aiutato tante anime ad avvicinarsi a Dio”

Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi, infatti, a promulgare, tra gli altri, il decreto riguardante il miracolo, attribuito alla intercessione del ragazzo morto a 15 anni per una leucemia fulminante. La notizia è stata diffusa dalla Sala Stampa vaticana. Nato nel 1991 a Londra, Carlo Acutis fu molto legato alla devozione alla Vergine e all'Eucaristia, realizzando anche progetti informatici sui temi della fede, come un sito sui “Miracoli eucaristici”. Abbiamo raccolto le parole della mamma, Antonia Salzano